Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Orvieto riparte da una nuova visione della città

Ad Orvieto un polo di ricerca per la filiera dei rifiuti?

Riceviamo dal Pd e pubblichiamo  

 

Una Sala del Governatore gremita e un pubblico motivato e coinvolto fino a mezzanotte, giovedì sera 9 giugno.

Ecco la chiusura, riuscita, della fase partecipativa della conferenza programmatica del PD Orvieto. Presenti anche Catiuscia Marini, presidente della Regione e Feliciano Polli, presidente della Provincia. Nei loro interventi hanno ribadito il sostegno, sia economico che politico, ad Orvieto, evidenziando, però, l'immobilismo dell'attuale amministrazione e il conseguente "stand-by" di molti progetti ed azioni.

E' la stessa mancanza di "visione della città" che il PD Orvieto denuncia da molti mesi e che intende contrastare con un proprio, nuovo progetto.

Negli ultimi quattro mesi una cinquantina di persone, militanti del PD e no, hanno lavorato attorno a tutti i temi sensibili della comunità orvietana: sviluppo economico; sanità e sociale; turismo, cultura e formazione; ambiente e tutela del territorio. Un'attenzione particolare ha riguardato le tematiche giovanili, ad opera dei Giovani Democratici.

Che ci sia bisogno di una nuova progettualità per la città, è evidente a tutti.

E' altrettanto evidente che il progetto debba essere ambizioso ed avere, come punti di riferimento, le realtà più vaste, prima di tutto quelle più vicine a noi, la Provincia e, soprattutto, la Regione.

Perché i fondi per implementare attività ci sono: a livello provinciale, per le filiere manifatturiera e agroalimentare, anche per la loro internazionalizzazione, ha detto Feliciano Polli, rammaricandosi inoltre per il "fermo" della messa in funzione del Palazzo del Gusto: "progetto in cui la Provincia ha investito molto; è il Comune che risponde poco".

L'attuale mancanza di condivisione di azioni con l'amministrazione è stata sottolineata in particolare da Catiuscia Marini, che nella stessa sera aveva incontrato la Confindustria locale e aveva potuto constatare la preoccupazione per l'attuale mancanza di validi interlocutori. Al contrario il PD di Orvieto vuole partire proprio dalla ricostruzione dei legami con tutte le forze del territorio. 

Il modello di sviluppo dell'Umbria, cui noi dovremo ispiraci, sarà basato sull'energia verde, sulla sostenibilità ambientale, sulla promozione delle fonti energetiche rinnovabili, sulle imprese "moderne" che sappiano implementare la propria efficienza energetica. Tutte azioni che formano la nuova frontiera dello sviluppo, danno slancio all'economia e creano nuovi posti di lavoro. Così come l'alta formazione, che la Regione ora finanzia anche con un fondo di 3 milioni di euro per tre anni, destinato alla formazione di 20 giovani ricercatori.

Per il problema dei rifiuti è stato riaffermato che l'impianto "Le Crete" è parte integrante del piano di rifiuti regionale e che solo il secondo calanco potrà essere ampliato, mentre del terzo non se ne avrà più bisogno se l'amministrazione di Orvieto e quelle del circondario si daranno da fare per intensificare la raccolta differenziata, che vede Orvieto nella "lista nera", con una raccolta differenziata al 12% contro la media regionale del 34%.

Marini ha, poi, lanciato una bella sfida ad Orvieto, sede della discarica. "Perché non trasformare questo peso in un'opportunità? Proprio ad Orvieto potrebbe essere creato un polo per le ricerche e gli studi per promuovere la filiera "virtuosa" del riuso e del riciclo dei rifiuti. La Regione è disposta a parteciparvi".

Sono molte le partite da chiudere con l'amministrazione attuale, a partire dalla questione della riqualificazione dell'ex-ospedale. Questione irrisolto per ora, anche in mancanza di progetti per un suo riuso qualificato e qualificante. Altrettanto irrisolti sono, tuttora, alcuni snodi fondamentali delle infrastrutture. Per la complanare la Regione ha fatto la sua parte: una parte dei soldi per la prima fase sono già stati consegnati; anche la seconda fase potrebbe venire finanziata, dopo, però, partiti i lavori.

Molti i cittadini che, stimolati dal programma presentato e dagli interventi succedutisi, avrebbero voluto prendere parola.

Vi sarà una prossima occasione: l'esposto sintetico della "nuova visione della città" sarà elaborato in un documento e presentato ai circoli nel territorio e alla cittadinanza tutta attraverso le associazioni; e, poi, sarà ampiamente illustrato alla prossima "Festa Democratica".

Pubblicato il: 12/06/2011

Torna alle notizie...