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Bilancio. Tutta avanti. Sarebbero arrivati anche soldi per la Rupe

Di fatto però il bilancio ancora non c'è e la turbolenza politica è alle stelle. Non a caso il sindaco, come in tutte le fasi più delicate, dopo l'uscita del Pdl ha chiesto il "silenzio stampa" alla maggioranza che lo sostiene. Giovedì sera intanto in questo clima è saltata la conferenza dei capigruppo per assenza del numero legale

ORVIETO - In extremis arrivano anche i soldi per il consolidamento della Rupe. Pare sia l'atteso jolly che dovrebbe consentire qualche margine più ampio di manovra per chiudere il preventivo 2011. Il tempo, infatti, è agli sgoccioli e l'amministrazione si affannava ancora fino a ieri mattina a discutere tra dissesto o presentazione del bilancio. "Forse vale la pena, dopo aver fatto un doveroso tentativo, riflettere su un'alternativa perché altrimenti così consumiamo la nostra credibilità politica ma soprattutto esponiamo la città ad ulteriori ed ingiuste vessazioni". La riflessione ad alta voce di Angelo Ranchino (Orvieto libera) nasce dalla considerazione che il risanamento del bilancio non può essere attuato con i mezzi ordinari di una amministrazione che può incidere solo sull'ordinario (servizi, TeMa, scuola di musica) ma solo con i mezzi straordinari di un organo di liquidazione di governo che potrebbe andare a toccare la sostanza vera che determina la crisi finanziaria del Comune di Orvieto (convenzioni, mutui, partecipazioni). Il confronto attorno a questo tema però sembra superato. L'amministrazione comunale intende infatti presentare il bilancio. E lo farà, o almeno ha intenzione di farlo, entro il 15 giugno con tutti i tagli del caso, prevedendo l'estensione della differenziata fuori dal centro storico (col conseguente dimezzamento dei costi di conferimento in discarica) e derimendo la questione Swap (accordo transattivo con Rbs e vie legali con Bnl). Il consiglio comunale che affronterà nello specifico quest'ultimo nodo si svolgerà la prossima settimana. Come una manna dal cielo poi sarebbe arrivato anche un finanziamento statale - non meglio quantificato - per il consolidamento della Rupe. Di fatto però il bilancio ancora non c'è e la turbolenza politica è alle stelle. Non a caso il sindaco, come in tutte le fasi più delicate, dopo l'uscita del Pdl ha chiesto il "silenzio stampa" alla maggioranza che lo sostiene. Giovedì sera intanto in questo clima è saltata la conferenza dei capigruppo per assenza del numero legale. Inoltre di fronte a tutte queste incertezze, la Cgil ieri è tornata ad incalzare il Comune sulla cooperazione. "Come volevasi dimostrare - denuncia Maria Rita Paggio - la scelta di tagliare la convenzione con la coopertaiva Carli è un falso risparmio visto che i servizi che i lavori che fornivano continuano ad essere necessari. Ci risulta infatti che, seppure in maniera sporadica e certamente inadeguata, per la gestione dei cimiteri si fa ricorso a ditte private che certamente debbono essere pagate. Probabilmente - aggiunge la responsabile della Camera del Lavoro di Orvieto - anche per altre attività si sta silenziosamente ricorrendo a prestazioni di servizi attraverso ditte esterne mentre chi ha fatto i medesimi lavori per 15 anni è stato mandato a casa. E' una situazione inaccettabile per lavoratrici che hanno prestato, in qualità di lsu, gratuitamente e per anni la propria opera per il comune di Orvieto. Lavoratrici che, anziché essere assunte dal Comune come era possibile ed è avvenuto in molte amministrazioni, sono state stabilizzate come dipendenti della cooperativa su richiesta dell'amministrazione comunale a fronte dell'impegno di quest'ultima ad affidare alla cooperativa i servizi in cui operavano".

Pubblicato il: 11/06/2011

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