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Niente più soldi a Ujw. Ushuaia Classica si farà

Per i prossimi tre anni il Comune non metterà più un centesimo per Umbria jazz winter. Lo dice una delibera comunale di giunta che affida alla Te.Ma. l'organizzazione dell'evento per un triennio. DAll'8 al 17 luglio confermato il festival di musica classica fortemente voluto dal sindaco

ORVIETO - Per i prossimi tre anni il Comune di Orvieto non metterà più un centesimo per Umbria jazz winter. L'amministrazione comunale lo ha messo nero su bianco in una delibera di giunta con la quale viene affidata alla Te.Ma. l'intera organizzazione dell'evento per un triennio. Questo in considerazione del fatto che l'associazione che gestisce il teatro cittadino - è detto testualmente - "ha bisogno di tempi adeguati per preparare al meglio l'evento e che un affidamento triennale della manifestazione si ritiene più congruo con le necessità richieste dalla programmazione di un festival di portata internazionale". Fin qui tutto bene. Le dolenti note arrivano però nelle clausole, come sempre. "L'affidamento - è specificato nella delibera di giunta - non dovrà comportare costi per l'amministrazione comunale e la manifestazione si dovrà sostenere esclusivamente sulla base degli incassi, di proventi provenienti da altri enti istituzionali e da sponsor privati ed i relativi introiti potranno confluire o nelle casse comunali o direttamente all'associazione Te.Ma.". Infine: "L'amministrazione comunale si riserverà comunque di approvare annualmente un progetto di massima di organizzazione e gestione dell'evento ed il relativo preventivo economico finanziario presentato dall'associzione Te.Ma.". La sponsorizzazione del Comune per il festival jazz si era già drasticamente ridotta quest'anno. Intanto è notizia di questi giorni che è confermato il festival delle polemiche "Orvieto - Ushuaia classica" per il quale il sindaco che l'ha fortemente voluto avrebbe "strappato" una sponsorizzazione che lo renderebbe a costo zero per il Comune. Il Festival si svolgerà dall'8 al 17 luglio. Con buona pace di chi ha giudicato inopportuna la rassegna di fronte alle difficoltà finanziarie del Comune che mettono a rischio realtà come il Mancinelli e la scuola comunale di musica.

Pubblicato il: 10/06/2011

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