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Monsignor Grandoni cittadino di Orvieto

Ha ricevuto ieri pomeriggio la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale. Sentito ringraziamento e riaffermazione della sua lontanaza da schieramenti politici

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Decio Lucio Grandoni ha ricevuto la cittadinanza orvietana. "Ho amato molto Orvieto. Ho lavorato per questa città e l'ho servita in quello che era il mio compito. Ho sempre riconosciuto la validità della laicità, senza imposizioni di alcun genere, neppure religiose perché ritengo il clericalismo una degenerazione della cattolicità - ha detto Monsignor Grandoni, nel suo sentito discorso di ringraziamento, a tutte le autorità presenti ieri pomeriggio durante la cerimonia ufficiale presso la Sala Consiliare al Palazzo dei Sette.- Nel corso della mia missione ho avuto ottimi rapporti con tutti gli amministratori pubblici che ho incontrato senza mai fare azione politica, poiché quello che conta è il valore delle persone. Ringrazio dunque il Consiglio comunale di Orvieto per il riconoscimento che oggi mi conferisce, con una decisione che viene assunta all'unanimità ". Il vescovo ha poi ripercorso tappe importanti della sua missione pastorale. "Da vescovo ho lavorato per creare un rapporto più stretto a livello socio - economico fra Orvieto e Todi, convinto del fatto che "territori di confine" corressero il rischio della marginalizzazione rispetto a centri più grandi e importanti della nostra realtà regionale ed extraregionale. Per queste ragioni, che potevano costarmi impopolarità, sono rimasto fedele alla semplicità che ho sempre praticato. Del resto il mio scopo era, ed è, quello di servire, aiutare ed amare. Sono diventato amico di tutti, ho prestato ascolto ed aiuto a chi me lo ha chiesto. Quanto al futuro, seppure vescovo in pensione, continuerò la mia opera di Sacerdote anche nella Chiesa Particolare di Orvieto / Todi, così come concordato con il mio successore monsignor Scanavino".

Pubblicato il: 18/12/2003

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