Una città di sommeliers
Dal 1972 la FISAR ha diplomato centinaia di sommeliers. Quest'anno i nuovi sono cinquanta. Le donne il 40%. A stefano Cimicchi il premio intitolato a Piramo Zanchi
Società
Sono almeno una cinquanta i nuovi sommeliers diplomati in questi giorni dalla FISAR di Orvieto.
Un vero primato in fatto di intenditori di vino, con molte donne che non disdegnano le tentazioni di bacco.
Un dato. Il 7% della popolazione compresa tra i 18 e il 70 anni può indossare, con cognizione di causa, il "tastevin", la ciotola d'argento degli esperti di vino.
Dal 1972, la FISAR ha contribuito in misura determinante alla diffusione della cultura enologica che, oggi, sembra sempre più volgersi al "rosa". La presenza femminile è cresciuta in misura costante e negli ultimi anni le donne rappresentano circa il 40% dei neo-sommeliers.
Fatto degno di nota è che, in media, il gentil sesso raggiunge nei test conclusivi risultati più lusinghieri dei colleghi maschi.
"Anche nella recente tornata di prove finali, le fanciulle hanno affrontato senza timori una commissione esaminatrice di tutto rispetto, guidata da Paolo Trappolini, uno dei più bravi enologi italiani " - commenta Fulvio Valle, delegato.
A conclusione dell'anno accademico 2003, la FISAR ha organizzato, per venerdì 19 dicembre, alle 20.30, presso il Ristorante "La Dolce Vita", una speciale cena per festeggiare le nuove leve. Per confermare una crescente egemonia, il servizio sarà curato da tutte donne. A guidare le "baccanti"Grazia Crispo, Lucia Russo, Sabrina Tomba, Francesca Rosella, Graziella Gasparri, Paola Billarelli, Grazia Rumori è stato chiamato Amilcare Frellicca, che celebrerà in questo modo il suo personale "Calice d'oro", conquistato per il cinquantantesimo servizio.
Durante la serata verranno consegnati diplomi e "tastevin" e attribuita la targa in memoria di "Piramo Zanchi", un riconoscimento concesso ad una personalità che si è contraddistinta nel settore della cultura enogastronomica.
In passato, il premio fu assegnato, tra gli altri, a Riccardo Cotarella, Gianni Chiasso e Maurillio Chioccia. Quest'anno la targa finirà nelle mani di Stefano Cimicchi, sindaco di Orvieto, ma anche appassionato viticoltore e sommelier. "Una scelta non più rinviabile - sostiene Enzo Stopponi, direttore dei corsi FISAR - in considerazione di un suo costante e concreto impegno per la valorizzazione delle produzioni tipiche locali".
Pubblicato il: 17/12/2003