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Cantiere della Trinità. Salvare l'occupazione

La Cgil torna con sempre maggiore preoccupazione a denunciare la gravità della situazione per gli operai della Naxi Immobiliare, impegnata nella ristrutturazione dell'ex Convento della Santissima Trinità. "Per far sì che si blocchi l'emorragia di posti di lavoro che sta sempre più impoverendo la realtà territoriale"

ORVIETO - Dopo la chiusura del cantiere serve un impegno per salvare l'occupazione. La Cgil torna con sempre maggiore preoccupazione a denunciare la gravità della situazione per gli operai della Naxi Immobiliare, impegnata nella ristrutturazione dell'ex Convento della Santissima Trinità. L'attività nel cantiere è stata sospesa dai carabinieri che a causa di diverse irregolarità rispetto alle normative sulla sicurezza e per l'impiego di due lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per motivi di turismo, tra cui un minorenne. "Noi della Fillea avevamo già lanciato due settimane fa un allarme sulla situazione insostenibile nel cantiere, in cui i lavoratori non erano pagati da 4 mesi - afferma Andrea Farinelli, segretario generale della Fillea Cgil di Terni - Ma ora la nostra preoccupazione è ulteriormente accresciuta, perché a fronte di questa chiusura si fa ancora più incerto il futuro del cantiere e dei lavoratori in esso impiegati (inzialmente 20, attualmente 10). Detto questo, dobbiamo ringraziare le autorità competenti per il loro intervento a difesa della sicurezza dei lavoratori. Come sindacato continueremo a vigilare e a sollecitare le istituzioni preposte su questo tema fondamentale, che incide in primo luogo sulla vita dei lavoratori, ma anche sul sistema di concorrenza tra le imprese, penalizzando quelle che rispettano le regole". Sulla vicenda interviene anche Maria Rita Paggio, della Cgil orvietana: "La Camera del Lavoro di Orvieto - spiega Paggio - è impegnata, insieme alla Fillea Cgil, nella ricerca di una soluzione per questa e le altre situazioni aperte, che mettono fortemente in difficoltà il territorio orvietano non solo nel settore dell'edilizia. E' evidente che serve un impegno complessivo, a partire dalle istituzioni locali, per far sì che si blocchi l'emorragia di posti di lavoro che sta sempre più impoverendo la realtà territoriale".

Pubblicato il: 07/06/2011

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