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Appello di Fausto Vergari. 'La scuola di musica non deve morire'

Fausto Vergari è stato presidente della scuola, consigliere comunale, è appassionato della città. Pubblichiamo il suo appello all'Amministrazione, che interpreta la richiesta di centinaia di famiglie orvietane

di Fausto Vergari

 

LA SCUOLA DI MUSICA NON DEVE MORIRE.

 

Leggo, con un misto di preoccupazione e di tristezza, le notizie riguardanti la Scuola Comunale di Musica; vorrei innanzitutto rifarne brevemente la storia.

La scuola nasce nel 1980 per opera dell'allora Sindaco Adriano Casasole e dell'attuale Direttore Nello Catarcia. Lo scopo è quello di diffondere la cultura musicale in città, ma nel tempo, vista la qualità del servizio che offre, diventa anche un' importante agenzia formativa: sono molti i ragazzi che hanno studiando nella scuola, si sono diplomati al Conservatorio e hanno trovano occupazione come insegnanti nella scuola stessa o come musicisti in altre realtà.

Non va dimenticato il ruolo sociale che svolge: infatti anche quei giovani che non affrontano gli studi con sufficiente impegno per poter conseguire il diploma, usano le conoscenze acquisite a scopo ludico ricreativo e comunque riescono ad esprimersi con il linguaggio musicale in un modo apprezzabile. La maggior parte dei gruppi musicali giovanile che operano nell'Orvietano, e ce ne sono molti, e la maggior parte dei Bandisti di Orvieto e del Comprensorio, si sono formati presso la nostra Scuola Comunale di Musica.

Dal 2000 la gestione della scuola è stata affidata all'Ass. L.MANCINELLI diventata nel 2007 Ass. Musicale A. CASASOLE. Nello stesso anno la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto è diventata socio sostenitore ed ha potuto inserire nel CdA un proprio rappresentante.

Nel tempo, sono stati allestiti numerosi spettacoli di notevole livello artistico, la maggior parte dei quali in collaborazione con il Liceo Classico e con L'istituto d'Arte, ma anche con l'Opera del Duomo e con il sostegno di aziende private: opere liriche come Didone ed Enea, la Bella Dormiente, Cavalleria Rusticana, opere rock come La Carmen Negra, Giuseppe e i suoi Fratelli, due grandi spettacoli musicali Tributo a Battisti e Tributo a De Andrè e tanti concerti con tante formazioni di maestri e allievi, tra i quali vorrei ricordare l'esecuzione della sesta sinfonia di Beethoven, il giorno di Pasquetta del 2008 in un Duomo stracolmo di orvietani e di turisti. Protagonisti di questi spettacoli sono stati soprattutto gli allievi della Scuola, adeguatamente preparati dai maestri, che hanno sempre offerto la loro collaborazione praticamente a costo zero, ma animati dal desiderio di dare notorietà all'istituzione per cui lavoravano, sperando in questo modo di consolidare il posto di lavoro.

Nell 2006 da un'idea del Presidente Gialletti, ma con il pieno e convinto sostegno del Vicepresidente Olimpieri, fu fatto il primo concerto di Natale presso la Sala Consiliare del Comune e il successo fu tale che è diventato un appuntamento fisso.

La Scuola Comunale di Musica è parte integrante della nostra città e del comprensorio al pari di tutte le altre istituzioni scolastiche e quindi bisogna fare ogni sforzo per mantenerla. Per quanto riguarda l'aspetto economico, vorrei ricordare che negli ultimi anni il Comune ha investito nella Scuola una cifra compresa tra i 70.000 e i 100.000 euro, ma se facciamo il rapporto qualità prezzo, tenuto conto che eroga un servizio di sicura qualità a circa 300 famiglie e che mantiene circa 20 posti di lavoro, mi sembra di poter dire che sono soldi impiegati decisamente bene.

In conclusione, da cittadino orvietano, rivolgo un appello all'Amministrazione Comunale, alla Fondazione Cassa di Risparmio e a quanti, enti pubblici e privati che ne abbiano la possibilità, di trovare le risorse perché la Scuola Comunale di Musica continui a vivere.

 

Fausto Vergari

Pubblicato il: 06/06/2011

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