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A PROPOSITO DI NUOVI ASSESSORI

di Coordinamento orvietano rifiuti  zero "Marco Marino,  ideatore di Orvieto Libera, che si è dimesso lo scorso anno, bravo opinionista in versi, ma con competenze non chiare nell'ambito della cultura e del turismo"

Riceviamo da CORO e pubblichiamo

A PROPOSITO DI  NUOVI ASSESSORI

Non si può essere tutti assessori, e chi ci diventa si differenzia tra assessore per competenza o per qualità ignote ai cittadini. La notizia sulla nomina di due nuovi assessori ci porta a fare delle riflessioni: il nuovo assessore all'urbanistica è un architetto con un curriculum degno dell'incarico che andrà a ricoprire. Cosa diversa è invece la nomina di Marco Marino,  ideatore di Orvieto Libera, che si è dimesso lo scorso anno, bravo opinionista in versi, ma con competenze non chiare nell'ambito della cultura e del turismo.

Rinnovamento e metodo sbagliati.

Su altre tematiche addirittura il futuro assessore ha assunto posizioni che sarebbero in contrasto con la strategia dell'assessore Margottini. E' nota infatti la sua recente posizione di condivisione del progetto SAO, terzo calanco compreso. In particolare si prese pubblicamente l'onere di aiutare la causa di SAO/ACEA nel voler fare un'altra discarica nella nostra città, pronunciandosi contro le associazioni ambientaliste.

Pertanto noi ambientalisti "assolutisti", come ebbe a nominarci Marino, ci chiediamo come possa un uomo che dovrebbe essere sensibile all'arte e alla cultura,  portare avanti un'idea così strampalata. Come potrà sviluppare un modello di turismo valido se pensa che i turisti italiani e stranieri non si inquietino sapendo che, proprio di fronte alla facciata del nostro Duomo, si sta per compiere l'ennesimo scempio ai danni  della città, della sua immagine, della sua cultura e della salute dei suoi cittadini? Poiché l'assessore dovrebbe portare Orvieto a rinascere culturalmente e turisticamente, dovrebbe prendere le distanze dalla becera politica portata avanti dalle precedenti amministrazioni, secondo la quale con i rifiuti si fanno i soldi. Orvieto, negli anni, di soldi dai rifiuti ne ha visti ben pochi, anzi ne sta sborsando tanti, si vedono solo molto bene i due calanchi snaturati nella forma e colmi di monnezza se si va in gonfaloniera e ci si affaccia sulla valle del Paglia.

Noi la pensiamo diversamente, non c'è bisogno di portare monnezza per non affamare una città, c'è bisogno di idee, di gente preparata in grado di proporre progetti alternativi con l'obiettivo di dare un futuro a questa comunità.

Con questo rimescolamento temiamo che il sindaco Concina  si rifiuti di presentare osservazioni favorevoli all'apposizione del vincolo di tutela sul "terzo calanco", da parte della Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria.

Il Comune sta tenendo un comportamento ambiguo sperando forse che altri gli tolgano le castagne dal fuoco, mentre la gestione dei rifiuti richiede massima trasparenza. Per questo chiediamo al sindaco Concina  che sia coerente con quanto pubblicamente sostiene. Ci dica se vuole perseguire la linea dell'assessore Claudio Margottini che vuole una politica dei rifiuti che guarda ai benefici ambientali ed economici per i cittadini o quella del neo assessore alla cultura e turismo Marco Marino che vede positivamente il progetto di apertura di un'altra discarica pensando di trarne "inevitabili benefici di assestamento" perché -ha detto-"i tagli lo preoccupano più di qualche tonnellata di monnezza"!.

Pubblicato il: 04/06/2011

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