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Scuola comunale di musica. Sono 11 gli insegnanti che potrebbero perdere il posto

Hanno acconsentito ad essere ri-precarizzati, hanno accettato convenzioni via via sempre più ridimensionate economicamente e oggi non solo sono da cinque mesi senza stipendio, ma rischiano addirittura di perdere il posto di lavoro

ORVIETO - Hanno acconsentito ad essere ri-precarizzati, hanno accettato convenzioni via via sempre più ridimensionate economicamente e oggi non solo sono da cinque mesi senza stipendio, ma rischiano addirittura di perdere il posto di lavoro. Sono i 19 insegnanti della scuola comunale di musica "Adriano Casasole" che potrebbe chiudere i battenti già dal prossimo anno, se non si trovano i fondi per la convenzione. Il Comune per il 2011 non metterà un euro e la speranza è riposta adesso nella Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Come detto, non è l'unico problema perché da regolarizzare, secondo le convenzioni in atto, ci sono ancora 22mila euro relativi al 2010 e 70 - 80 mila euro per la convenzione 2011 che è ancora in vigore fino a giugno. Insomma deve all'associazione ancora circa 100mila euro. A fare i conti sono stati ieri mattina i docenti alla presenza anche del direttore della scuola e del presidente dell'associazione che la gestisce, rispettivamente Donato Catamo e Alberto Pecorelli. "Non vogliamo offrire il fianco ad alcuna speculazione politica - ha premesso a nome degli insegnanti presenti (la stragrande maggioranza) il maestro Leonardo Gazzurra - ma solo denunciare pubblicamente un'ingiustizia". L'ingiustizia è quella che subisce chi lavora da cinque mesi senza percepire stipendio. "Per far quadrare i conti dell'associazione abbiamo accettato il declassamento del nostro contratto da determinato a cocopro, abbiamo continuato a lavorare con senso di responsabilità verso gli iscritti e le loro famiglie pur non percependo stipendio, ora dopo le recenti dichiarazioni della Fondazione Cro abbiamo motivo di credere che non ci sono i tempi per una rapida soluzione, nonostante le rassicurazioni ricevute". In definitiva gli insegnanti chiedono chiarezza sui crediti pendenti e sulla programmazione del prossimo anno. In ballo ci sono 19 posti di lavoro che non si "riciclano" con tanta facilità in una realtà come Orvieto. Senza contare il ruolo centrale che vanno assumendo le scuole di musica con la riforma che trasforma i conservatori in università. Mantiene un cauto ottimismo il presidente dell'associazione Adriano Casasole. "Una volta superato questo scoglio, se si risolverà la situazione - afferma Albero Pecorelli - abbiamo molte idee per dare ulteriore importanza alla scuola da un punto di vista culturale, artistico e sociale". Da anni la scuola rappresenta un grande patrimonio sotto questi punti di vista, un patrimonio che rischia adesso di nadare disperso. Ieri mattina il sindaco Toni Concina su questo come su molti altri argomenti ha avuto un colloquio con la Fondazione Cro. L'ente guidato da Fumi ha fatto sapere nei giorni scorsi che ha intenzione di aiutare il Comune solo di fronte ad un piano pluriennale di risanamento dei conti. Un piano "serio" ha specificato la Fondazione.

Pubblicato il: 01/06/2011

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