Confesercenti è scatenata contro la Giunta Còncina

ORVIETO - Confesercenti è scatenata contro l'amministrazione comunale. Parola del presidente regionale, l'orvietano Sandro Gulino che, alla luce delle ultime novità che arrivano dai palazzi comunali, interviene a gamba tesa sulle principali questioni, spinto soprattutto da una evidente irritazione per come l'amministrazione ha condotto la partecipazione sul bilancio. "Premesso che i bilanci si giudicano sui numeri e che questi non ci sono stati presentati affatto - esordisce Gulino - va detto che l'unica cosa che l'amministrazione ci ha prospettato è stato l'aumento della Tarsu. Non una parola su imposta di soggiorno, vendita della farmacia e quant'altro di importante e sostanziale. Non ci stiamo ad essere chiamati per un contributo finto". "Per giunta l'unico intento dell'amministrazione sembra quello di voler tirare una riga col passato - osserva Gulino - Così si vende una Farmacia in attivo, si chiude il premio Barzini e magari anche la scuola di musica, non si rinnova - tanto per dirne una - il Palio dell'Oca per il quale c'era anche la disponibilità degli organizzatori ad contribuire economicamente. Non si dica, dunque, che è questione di soldi. C'è una precisa volontà di tagliare con il passato, senza nessun progetto alternativo". "Dopo anni - incalza Gulino - è entrato in vigore il nuovo regolamento sul suolo pubblico. Del tutto inutile se non vengono fatti i controlli, come effettivamente non vengono fatti. Lo stesso dicasi per i bed and breakfast - insiste il presidente regionale di Confesercenti -. In cambio però l'amministrazione ci "regala" l'imposta di soggiorno. È ormai una situazione insostenibile in una città allo stremo". Intanto se Gulino riporta la discussione sui temi di Bilancio, in queste ore il sindaco Toni Concina sta per ufficializzare il rimpasto. Due nuovi ingressi in giunta con l'uscita di Marco Sciarra, l'ennesimo ritocco alle deleghe. I nuovi assessori che saranno presentati alla città, come noto, dovrebbero essere l'architetto Leonardo Brugiotti che dovrebbe prendere in carico le deleghe all'Urbanistica (fino a febbraio di Antonio Barberani) e l'antiquario Marco Marino che dovrebbe assumere le deleghe alla Cultura (lasciate sempre da Barberani) oltre a quelle del dimissionario Marco Sciarra, ovvero Turismo e Commercio. Un'altra ex, Cristina Calcagni ha già gridato al conflitto di interessi in merito alla nomina di Marino, denunciando più in generale come l'aspirazione al cambiamento con cui è nato questo governo cittadino sia stato "affossata senza pietà da un progetto politico parallelo ed oscuro".