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Porano, Castel Giorgio e Castel Viscardo, a Piazza di Siena, nello splendido scenario di Villa Borghese, presentano con FISE, l' Ippovia della Regione del Tufo

Il Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Piazza di Siena, divenuto uno dei più importanti appuntamenti sportivi a livello mondiale, è espressione storica del simbolico gemellaggio tra lo sport equestre e le istituzioni che rappresentano la nostra identità politica e sociale.

"Il turismo sportivo in questi anni è divenuto un fenomeno di enormi dimensioni ma ha mutato le sue connotazioni, diventando una vera e propria risorsa per il marketing e per gli operatori dei settori turistico e sportivo. "Da qui - ha detto il presidente della Fise,  Andrea Paulgross  -  c'è la necessità  di nuove aperture e nuove impostazioni, per cercare di costruire un futuro di forte rilancio e di successi, che veda accrescere le basi economiche delle attività sportive. Per questo abbiamo deciso di presentare il nostro progetto in questa sede, sul massimo palcoscenico italiano dell'agonismo: un modo per testimoniare l'attenzione della FISE a tutta l'equitazione, nelle sue espressioni più diverse".

Come illustrato dal responsabile del dipartimento Equitazione di campagna e turismo equestre Federico Forcelloni e da Luciana Olimpieri, assessore al turismo del Comune di Porano, i due capi-progetto che hanno illustrato l'iniziativa a Piazza di Siena, accanto al presidente federale Andrea Paulgross, l'idea dell'ippovia nasce dall'incontro di due progetti: quello relativo appunto alle Ippovie Italiane FISE e il progetto di marketing territoriale (tre Regioni, tre provincie, un territorio) che abbraccia una ventina di Comuni della provincie di Terni, Viterbo e Grosseto.

Lo scopo di promuovere l'equitazione attraverso il turismo, mediante accordi con enti locali e operatori turistici, orientati alla promozione, è un modo per salvaguardare e valorizzare il proprio territorio.

Nel quadro delle diverse iniziative FISE per un definitivo lancio del turismo equestre, spicca il progetto "Ippovia della Regione del Tufo", "un bellissimo circuito che si snoda tra dolci colline, vigneti, boschi e formazioni tufacee. Un territorio nascosto, situato nella zona settentrionale del distretto vulcanico Vulsino, prospiciente il lago di Bolsena e dove convergono i territori del Lazio, dell'Umbria e della Toscana. Un'area veramente unica disseminata di siti archeologici e antichissime tombe etrusche, dove il vulcanismo dell'era primordiale e la successiva erosione hanno prodotto meravigliose rocche di tufo, sulle quali sorgono antichi borghi e castelli. Un'Italia minore quanto vera e autentica, piena di ricchezze archeologiche, artistiche, paesaggistiche da scoprire e sapori genuini da gustare,  caratterizzata da una natura intatta e ricca di e vedute mozzafiato: a pochi chilometri l'uno dall'altro vi sono cinque dei "Borghi più Belli d'Italia": Pitigliano, Sorano, Sovana, Torre Alfina, Civita di Bagnoregio.Una regione, per di più, disseminata di selve e parchi, come la Selva del Lamone, la Riserva Naturale di Monte Rufeno con il bosco monumentale del Sasseto, la Valle dei Calanchi, ove al centro sorge Civita di Bagnoregio; attraversata da antiche vie come la Via Francigena, il Sentiero dei Briganti e le Vie Cave Etrusche.

Un tracciato quindi ricco di percorsi naturalistici, ideale per escursioni a cavallo a piedi e in bicicletta o semplicemente per rigenerare lo spirito".

Pubblicato il: 29/05/2011

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