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Farmacia comunale. Per il PD la vendita è un altro atto di smantellamento della città

Nella nota diffusa dal gruppo consiliare del PD, con passaggi sferzanti che ricordano i comunicati PdL, si sostiene che "In appena due anni sono riusciti solo a raddoppiare quel deficit di bilancio che tanto hanno sbandierato quale pesante eredità di oltre 60 anni di centro sinistra."

Riceviamo dal gruppo consiliare del PD e pubblichiamo

"La Farmacia Comunale di Orvieto fu aperta nel 1949 a seguito di una sottoscrizione popolare: è una farmacia nata per volontà di popolo, per assicurare alla cittadinanza un costante e duraturo legame tra la sanità pubblica e le categorie socialmente deboli, alle quali erano assicurati gratuitamente i farmaci. Era un atto di solidarietà sociale, espressione di grande sensibilità civica. Dopo oltre 60 anni, il sindaco Concina e i suoi turiferari la vendono al miglior offerente, senza garantire alcuna tutela al personale dipendente.

Ancora oggi la Farmacia Comunale mantiene la sua natura sociale, affiancando alla tradizionale attività servizi di assistenza particolarmente utili per gli anziani e i disabili, come, tra gli altri, la consegna gratuita a domicilio di presidi sanitari ingombranti, oltre alla politica di  contenimento dei prezzi, maggiormente apprezzata proprio in questo momento di crisi economica in cui molte sono le famiglie che si trovano in seria difficoltà.

Il bilancio 2010 della Farmacia Comunale ha registrato un utile lordo di 44.000 euro: sembrerebbe assurda la decisione di vendere un bene produttivo di reddito, se non fosse giustificata dalla sola esigenza di fare cassa affinché sindaco, assessori e consiglieri transfughi continuino a mantenere il proprio ruolo, nonostante i numerosi fallimenti e un senso di dignità anche personale consiglierebbero di rassegnare le dimissioni. Quanti la dignità personale ce l'hanno ancora hanno preso le distanze da questa Amministrazione, che ormai rappresenta solo se stessa e un manipolo di fedeli adoranti e ha perso totalmente consenso e credibilità nella cittadinanza.

In appena due anni sono riusciti solo a raddoppiare quel deficit di bilancio che tanto hanno sbandierato quale pesante eredità di oltre 60 anni di centro sinistra.

Antonio Concina e i suoi pochi corifei rimasti si sono convinti, come Berlusconi, che siano impossibili altri governi e nel frattempo stanno smantellando la Città. Dobbiamo fermarli.

Gruppo Consiliare Partito Democratico

Pubblicato il: 27/05/2011

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