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Fondazione CRO. Soldi al Comune soltanto se c'è un piano di risanamento vero

Parola di Vincenzo Fumi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. L'ente ieri mattina ha presentato i brillanti risultati dell'esercizio 2010

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ORVIETO - Soldi al Comune? Solo in presenza di un piano di risanamento credibile. Parola di Vincenzo Fumi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. L'ente ieri mattina ha presentato i brillanti risultati dell'esercizio 2010 e, a margine, sollecitato sull'argomento ha ammesso che sono molte quest'anno le richieste d'aiuto avanzate dall'amministrazione comunale. Ma la risposta della Fondazione ha più i toni di un monito. "Come ho già avuto modo di spiegare lo scorso anno - ha detto il presidente Fumi - per statuto non possiamo intervenire per sanare bilanci altrui. Ci sono - è vero - molte richieste da parte del Comune di Orvieto che valuteremo, unicamente ad una condizione però: che l'amministrazione ci presenti un piano di risanamento pluriennale. Che ci sia. E che sia vero, serio". Le richieste sono quelle di sempre, aggravate ovviamente dalla situazione finanziaria dell'ente: Te.Ma. (di cui la Fondazione è già sponsor principale), Csco, scuola di musica. Per citarne solo alcune. C'è poi il caso in cui i soldi vengono investiti con risultati poco soddisfacenti, o almeno non del tutto soddisfacenti. È il caso dei lavori per la ristrutturazione della villa di San Giorgio dell'istituto per anziani Piccolomini Febei. La Fondazione Cro che ha già accantonato 250mila euro per completare l'intervento sull'immobile ha finanziato per 387mila euro il primo stralcio che ha consentito di realizzare una struttura moderna in grado di ospitare fino a 20 anziani. "La villa, a due anni dall'inaugurazione, è a tutt'oggi ancora sotto utilizzata (sono occupati solo 13 posti su 20, ndr) nonostante il grande fabbisogno che registra il territorio. Perché?" chiede Fumi che ovviamente a questo punto inizia a nutrire perplessità anche sulla necessità di finanziare il secondo stralcio dei lavori. Per il resto i numeri del bilancio 2010 parlano di "ottimi risultati". Il patrimonio medio del 2010 è stato di 66.244.066 euro con ricavi relativi alla gestione patrimoniale pari a 3.068.547 milioni di euro e un rendimento netto del 4,63%. Il tutto a fronte di erogazioni che si mantengono stabili per un totale di 1.650.000 euro. L'avanzo di gestione pari a 2.387.114 euro ha consentito di effettuare un accantonamento al fondo erogazioni nei settori rilevanti per 1.600.000 e uno di 246.000 euro al fondo di stabilizzazione delle erogazioni. "Il consiglio di indirizzo e il consiglio di amministrazione - ha detto Fumi - hanno ritenuto fondamentale in questi anni caratterizzati dalla gravissima crisi economica mondiale, mantenere costante il livello dell'attività erogativa per non deludere le sempre maggiori richieste di contributo provenienti dal territorio e ciò è stato possibile grazie ad una oculata gestione del patrimonio". Infine un'altra nota a margine, dopo aver finanziato la presentazione del Festival Orvieto Ushuaia Classica pare che la Fondazione Cro non metterà ulteriori contributi per il festival delle polemiche che avrebbe dovuto tenersi nel mese di luglio prossimo. Lo stesso sindaco Toni Concina accennando ultimamente al festival ha usato toni piuttosto scettici.

Pubblicato il: 27/05/2011

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