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Sull'orlo del baratro. Prima puntata

Lo scontro fra maggioranza e minoranze, più latente che esplicito nei mesi surreali dell'anatra zoppa, si sta incattivendo. La città non se lo può permettere...

di Pier Luigi Leoni

 

In seno al consiglio comunale di Orvieto, maggioranza e minoranze cercano di attenersi ai rispettivi ruoli di governo e di opposizione. Eppure si tratta di ruoli che non sono stati così delineati dal corpo elettorale e che non si sa quanto siano aderenti alle tendenze dell'opinione pubblica. Ma, quel che è peggio, non sono utili nelle straordinarie contingenze della città. Il gioco democratico non è uno sport per i poveri, esso comporta dei costi che solo una comunità prospera, se non opulenta, può sostenere. Ebbene, l'economia della comunità orvietana è peggio che stagnante e l'ente che deve curare i suoi interessi generali, il comune, è in stato fallimentare.

Lo scontro fra maggioranza e minoranze, più latente che esplicito nei mesi surreali dell'anatra zoppa, si sta incattivendo. Le minoranze accusano la maggioranza di non sapere quello che fa. La maggioranza accusa le minoranze di non sapere quello che dicono. Il disavanzo cresce, nonostante le frenate. L'opposizione aspetta lo schianto come se sul carro non ci fosse soprattutto il peso del passato, e come se la popolazione fosse pronta a dimenticare, a perdonare e a rimettere sul carro i vecchi carrettieri.

Il fatto è che il risanamento e il rilancio della città comporta provvedimenti tanto pesanti da non poter essere adottati da una parte politica, perché nessuna parte politica può, da sola, accollarsi e sostenere il peso della sofferenza popolare che quei provvedimenti comportano.

È questo il motivo per cui cresce la speranza nel commissario prefettizio, personaggio che ricorda il podestà del comune medievale, inviato da un potere superiore per tirar fuori dalla stoppa i poveri pulcini orvietani.

Ma è dignitoso sospendere il gioco delle rivalità solo a beneficio di un'autorità estranea? Se gli Orvietani non si amano, come possono sperare di essere amati da qualcuno che è mandato da fuori? Non è meglio vedersela fra noi?

Quali siano i provvedimenti dolorosi e risanatori cercherò di dirlo, anzi di ridirlo, nella prossima puntata.  

Pubblicato il: 26/05/2011

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