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Il Pd vota a favore della politica ambientale di Margottini. Per il PdL è incoerenza

Il comunicato diffuso dal PdL riperende Il Pd per ver votato il documento presentato da Margottini e la consigliera Stopponi per non averlo votato. E così spalanca un fronte litigioso già aperto e che sarebbe stato utile per la città tenere sotto controllo

Riceviamo dal PdL  e pubblchiamo.
E' evidente che il centrodestra che sostiene il sindaco Còncina ha deciso di procedere da solo nelle scelte importanti che riguarderanno la città, tanto da stigmatizzare gli avversari che votano insieme alla maggioranza un provvedimento decisivo. E così spalanca un fronte litigioso già aperto e che sarebbe stato utile per la città tenere sotto controllo.

 Ormai da qualche mese il PD afferma pubblicamente che il Sindaco e la sua maggioranza dovrebbero abdicare ad un Commissario, che la Giunta navigherebbe a vista e che, cosa fondamentale, non ci sarebbe uno straccio di programma. Ed è infatti sulla mancanza del programma che sarebbe opportuno soffermarsi, soprattutto perché, coloro che dicono questo, non avanzano alcuno straccio di proposta alternativa e si limitano esclusivamente a contestare "a prescindere". In buona sostanza, assistiamo ad una contraddizione eclatante: mentre con comunicati stampa e con iniziative il PD contesta qualunque scelta proposta  o attuata dalla Giunta Concina, in Consiglio Comunale su atti di grande rilevanza e di prospettiva lo stesso PD si allinea alle scelte politiche del Sindaco e, al di là delle scaramucce fisiologiche, vota insieme alla maggioranza.

E' il caso delle linee programmatiche in materia ambientale, una delle quattro o cinque questioni su cui si basa la progettualità complessiva di un'Amministrazione Comunale. Senza voler entrare nello specifico, il Consiglio Comunale ha votato pressoché all'unanimità (il voto di astensione della Stopponi è quasi un voto favorevole!) la politica ambientale della Giunta Concina. Ed allora, se veramente questa tanto "vituperata" maggioranza non avesse avuto progettualità in materia di gestione dei rifiuti, perché votare a favore e condividerne la politica ambientale? Condividere, come ha fatto il PD,  il documento presentato dall'Assessore  significa aver avallato quello che fino ad oggi è stato fatto e quello che si dovrà fare nel medio-lungo  termine.

Ciò che in quelle linee programmatiche risulta importantissimo, non è solamente la certificazione della volontà del superamento delle discariche attraverso la forte spinta verso percentuali ancora più elevate di raccolta differenziata: quello che emerge in maniera limpida e palese è che, dopo anni ed anni di sudditanza,il Comune di Orvieto non si è piegato al volere  della Regione, della Provincia e dell'Ambito Territoriale (ATI4). In questo anno e mezzo Orvieto non ha più subito passivamente scelte fatte da altri, che nella stragrande maggior parte dei casi hanno contribuito ad indebolire il nostro territorio e la nostra realtà sociale ed economica: oggi la nostra città, grazie alla Giunta Concina, si pone sui tavoli istituzionali con l'autorevolezza che le compete. Non più sudditi verso il potere politico di Perugia e Terni, ma con la dignità, la forza e l'autorevolezza che la nostra città ed i suoi cittadini si meritano.

Per troppi anni in materia ambientale la città ha dovuto subire scelte politiche ed economiche fatte a Perugia: per troppi anni la sinistra orvietana ha svenduto il nostro territorio al solo fine di autotutelare i propri privilegi e le proprie carriere.

Senza spirito polemico, ma al solo fine di cercare di capire fino a dove può spingersi l'incoerenza, ci piacerebbe sapere se il partito della consigliera Stopponi è lo stesso che nei primissimi anni duemila, tramite l'allora Assessore regionale all'Ambiente Danilo Monelli, ha autorizzato lo sversamento di cento e passa mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania. Inoltre, sarebbe anche interessante conoscere se la consigliera Stopponi abbia mai letto il DAP della Regione, approvato anche da Rifondazione Comunista,  nella parte in cui si dice  che "nel corso del 2011 sarà comunque inevitabile ampliare le discariche di Le Crete (limitatamente al secondo calanco).." e che "l'ampliamento dovrà assicurare il fabbisogno complessivo di smaltimento, tenendo anche conto dei possibili ritardi che potrebbero manifestarsi per la messa a regime del servizio di trattamento termico". In sostanza il suo partito ha approvato un documento dove, in maniera subdola, viene lasciata aperta la porta dell'ampliamento delle discariche presenti sul territorio regionale (compreso il terzo calanco della discarica Le Crete). Da ultimo, sarebbe interessante sapere dalla stessa consigliera se condivide il documento dell'ATI4 in cui si dice che, in merito al progetto presentato dal soggetto privato relativamente alla discarica Le Crete, "non si possa oggi frazionare l'approvazione di tale progetto con il nulla osta della sola approvazione del 2° calanco ed il rigetto del 3° calanco": documento approvato con il voto favorevole di tutti i Sindaci del nostro territorio-ricordiamo che sono tutti di centro sinistra -, mentre  quelli di Orvieto e Porano- che di centro sinistra non sono - si sono astenuti.

Forse non piacerà a coloro che hanno sempre usato la città per interessi di parte, ma in politica ambientale il Sindaco e la sua maggioranza hanno dimostrato di avere un progetto condiviso con la quasi totalità del Consiglio Comunale, oltre ad essere staticapaci di rimettere al centro delle scelte politiche la comunità orvietana.

Pubblicato il: 22/05/2011

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