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Orvieto. Guerra all'abusivismo

Maxi sanzioni in arrivo per chi costruisce abusivamente in aree sottoposte a vincolo paesaggistico

ORVIETO - Guerra all'abusivismo. Maxi sanzioni in arrivo per chi costruisce abusivamente in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Le ha stabilite il Comune di Orvieto colmando sostanzialmente un vuoto in cui, rifacendosi alla legge quadro nazionale, la quantificazione delle indennità pecuniarie per le opere abusive in zone vincolate erano lasciate all'arbitrio dei tecnici. Adesso però le multe sono state messe nero su bianco. E sono salate. Più precisamente, per le opere prive o difformi dall'autorizzazione paesaggistica è prevista, l'applicazione di una sanzione pecuniaria equivalente al maggior importo tra il danno arrecato ed il profitto conseguito mediante la trasgressione, sanzione determinata da una perizia di stima. Il regolamento strutturato in nove articoli stabilire una procedura univoca e i criteri di riferimento per la determinazione della sanzione pecuniaria per le opere realizzate abusivamente in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Per parlare di cifre si tratta di sanzioni che vanno dal 3 al 6% del valore complessivo del manufatto realizzato. In pratica, su un immobile del valore di 100mila euro, le multe possono arrivare anche a 6mila euro. Per giunta - deve essere specificato - la sanzione non esclude poi la successiva demolizione, qualora l'opera realizzata non sia sanabile. Le consistenti indennità pecuniarie stabilite dall'amministrazione comunale si spiegano da un lato con la funzione deterrente che dovrebbero svolgere, dall'altro rappresentano indubbiamente un'entrata significativa per il Comune che incassa le somme nell'apposito capitolo di bilancio riferito a "Proventi derivanti dalle infrazioni in materia di tutela ambientale". La sanzione, inoltre, come è specificato nel regolamento, "è dovuta sia per le istanze di accertamento di compatibilità paesaggistica e di accertamento di violazioni urbanistico-edilizie che per le istanze di condono edilizio relative ad opere realizzate abusivamente in aree vincolate". L'assessore Felice Zazzaretta ha spiegato che "la regolamentazione è un atto dovuto per le opere abusive di superfici e volumi realizzate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Vi sono delle diversificazione fra opere completamente abusive non conformi agli strumenti e opere abusive ma conformi. Le percentualizzazioni vanno da 3,75% al 6% con il pagamento della indennità e l'obbligo della demolizione degli immobili". Nell'ambito del dibattito sull'approvazione del regolamento si è sviluppato anche un confronto sul problema degli "orti sociali" che hanno prodotto, nella valle del fiume Paglia ma non solo, il proliferare delle cosiddette "baracche" contro le quali anche il nostro giornale negli anni passati aveva condotto una battaglia. "La questione delle baracche - ha detto l'assessore Zazzaretta - è stata un mio pallino sin dal 2004 quando sono entrato in consiglio comunale, in quanto si avvertiva l'esistenza di normare la materia anche a tutela dello stesso territorio". Attualmente c'è un progetto bipartisan in Regione Umbria che sta facendo passi avanti per legiferare in materia, salvaguardando da un lato la presenza umana sul territorio e dall'altro anche il decoro.

Pubblicato il: 22/05/2011

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