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Concina. Il supermanager Stella mi offende

Il sidaco risponde agli interventi di Giovanni Stella, tesi a smuovere il dibattito stagnante sulla destinazione della ex Piave, e si sente gravente diffamato. Ma rassicura che l'argomento "Piave" è oggetto di lavoro quotidiano...

foto di copertina
In merito ai recenti interventi sulla stampa locale del manager Giovanni Stella riguardanti il passato e il futuro della vicenda amministrativa della ex caserma Piave, il Sindaco Antonio Concina replica così: "Con discutibile eleganza il supermanager Stella mi minaccia di stare attento a 'non perdere ulteriormente la faccia e non solo quella' nella vicenda della Caserma Piave. Mi accusa inoltre di non aver voluto chiudere un bando promosso 'da una amministrazione della parte avversa; infatti (dice Stella) i politici non cercano il benessere della città ma solo il proprio tornaconto (politico n.d,r.)'. Caduta di stile la prima e gravissima diffamazione la seconda, sicuramente lesiva del mio onore e della mia reputazione"."Non so e non voglio sapere - prosegue - con chi sia stato abituato a trattare il supermanager Stella. Sicuramente con politici e con superimprenditori che 'cercano solo il proprio tornaconto'. Orvieto ne ha avuto e ne ha abbastanza di queste persone, che hanno fatto fin troppi danni. Nel bene e nel male, io sono diverso e non devo difendere o privilegiare posizioni 'politiche' o di 'gruppi di potere'. Il 'tornaconto' è una parola che a me non appartiene. Nella vicenda Caserma, come Stella sa benissimo (perché non è un segreto che ne abbiamo più volte parlato insieme), le variabili sono state e sono infinite. Magari fosse stato possibile definire positivamente la vicenda al momento dell'apertura delle due buste (momento da me cercato con infinita cautela, data la particolare delicatezza, addirittura scomodando il Presidente Stefano Rodotà a presiedere la Commissione)! Avremmo avuto probabilmente un percorso in discesa nella difficile gestione dei disastrati conti del Comune. E purtroppo non mi risulta di avere tra le mie carte una ferma e precisa proposta ufficiale di gruppi imprenditoriali affidabili. Quindi nessuna 'scusa', caro Stella. Solo la necessità di fare le cose per bene, rischiando perfino i suoi ultimatum, non si sa bene a che titolo lanciati. A beneficio di una comunicazione sempre trasparente voglio rassicurare che il dossier 'caserma Piave' non giace dimenticato in un cassetto ma è oggetto quotidiano di valutazioni e incontri tesi tutti a ricercare e possibilmente raggiungere l'obiettivo di finale di una destinazione del manufatto che sia sì profittevole per le casse comunali ma che, soprattutto, rappresenti per la nostra comunità il volano di rinascita e sviluppo spero da tutti auspicato".

Pubblicato il: 21/05/2011

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