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Trattativa sul personale: il fronte sindacale si spacca, il Comune firma l'accordo con la sola Uil

Riduzione dell'indennità di posizione e risultato per i dirigenti, reinternalizzazione dei servizi, abbattimento dei costi della politica, assunzione per i vincitori di concorso e mantenimento di straordinario buoni pasto. Sono alcuni dei punti contenuti nel documento firmato dal sindacato, dopo che Cgil e Cisl hanno disertato il confronto con l'amministrazione sindacale

ORVIETO - Trattativa sul personale: il fronte sindacale si spacca, il Comune firma l'accordo con la sola Uil. Riduzione dell'indennità di posizione e risultato per i dirigenti, reinternalizzazione dei servizi, abbattimento dei costi della politica, assunzione per i vincitori di concorso e mantenimento di straordinarie buoni pasto. Sono alcuni dei punti contenuti nel documento firmato dal sindacato, dopo che Cgil e Cisl hanno disertato martedì il confronto con l'amministrazione comunale. Nell'accordo la Uil che esprime grande soddisfazione è riuscita a spuntare il mantenimento del buono pasto, il lavaggio degli indumenti, il mantenimento del monte per la produttività, lo straordinario (quest'ultimo deve ovviamente essere approvato dal dirigente). Assicurata anche l'assunzione dei tre vincitori di concorso da istruttore amministrativo e definita la priorità per ulteriori assunzioni al Csm. Via libera anche ai processi di reinternalizzazione, a partire dalla riscossione dei tributi ora in mano a Equitalia e in scadenza il prossimo 31 dicembre. Altre parole d'ordine. Esclusione delle consulenze esterne. Riduzione dello stipendio (indennità posizione e risultato) dei dirigenti. E riduzione dei costi della politica. In realtà dal prossimo anno gli assessori - rientrato il Comune nel patto di stabilità - risprenderanno a percepire compensi seppure decurtati e il contenimento dei costi della politica derivcerà prevalentemente dal taglio delle collaborazioni esterne (staff del sindaco), risorse che saranno assunte per effetto del concorso del 2009. L'amministrazione assicura anche l'avvio del confronto sulla nuova organizzazione e sulle posizioni organizzative in scadenza il 30 giugno. Prima però verranno definiti gli spostamenti da attivare con la mobilità interna. Rispetto a quest'ultima la Uil si è detta contraria ma, nonostante ciò, ha ottenuto l'istituzione di una commissione Uil-Comune per gestire i problemi di inserimento, di formazione e per garantire il pieno rispetto della professionalità. Secondo il sindacato l'accordo riguarda anche "la definizione corretta del ruolo e del finanziamento del promotore sociale", cosa che il Comune non conferma. "Su richiesta della Uil Fpl - commenta il responsabile Gino Venturi- per la prima volta (non è mai accaduto in nessun ente) si procede alla riduzione delle indennità dei dirigenti e si conferma (e rafforza) il taglio dei costi della politica. Non solo sono risultati concreti in linea con la campagna nazionale UIL sui costi della politica ma nel caso di Orvieto significa anche la compartecipazione di tutti (amministratori, dirigenti, lavoratori del comparto) in uno sforzo aggiuntivo al fine di evitare il dissesto che comporterebbe ricadute negative sui cittadini e sui lavoratori. Di particolare significato l'avvio delle procedure di attuazione del piano degli organici, la reinternalizzazione di servizi, il blocco delle consulenze, il riconoscimento del ruolo dei lavoratori pubblici e del loro impegno. Tutti temi cari al sindacato. Inoltre si sono stabiliti precisi impegni di confronto e concertazione attraverso i quali il sindacato e quindi i lavoratori affermano il loro ruolo propositivo e di controllo evitando scelte unilaterali e arbitrarie della controparte". L'auspicio dell'amministrazione a questo punto è che l'accordo venga condiviso anche da Cgil e Cisl, ma la rottura della trattativa è un segnale chiaro di dissenso. Per giunta la Cgil - sindacato maggiormente rappresentativo in Comune - è arrivata a chiedere un incontro al prefetto per chiarire il taglio alla cooperazione col quale sono stati persi 25 posti di lavoro. La Uil, infine, da parte sua ha confermato la necessità di scongiurare la condizione di dissesto dell'Ente che comporterebbe "gravi ripercussioni sui cittadini, anche mediante un inasprimento della pressione fiscale, e sugli stessi dipendenti che vedrebbero ulteriormente decurtati gli stipendi e pregiudicati i livelli occupazionali".

Pubblicato il: 19/05/2011

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