Su ex Caserma Piave ha ragione Gianni Stella. Proibito galleggiare

Due buoni motivi consigliano di decidere, rapidamente,  sul destino della ex Caserma Piave : il primo è di costringere "tutti" a una riflessione sul progetto futuro per la città, l'altro è la ricaduta sul fronte del risanamento finanziario del comune.

Ha ragione Gianni Stella a denunciare l'inerzia e, forse, anche una certa ambiguità finora mostrata da Toni Concina sull'annosa questione.

Dice Gianni che c'è un compratore che aspetta da molto tempo una risposta e io aggiungo pure che , da molto tempo, c'è Orvieto che aspetta di conoscere il suo futuro.

Può darsi che le intenzioni e le soluzioni del compratore non piacciano al sindaco, ma se venissero svelate può darsi che piacciano agli orvietani.

E allora ?

Mi sembra che il consiglio comunale si sia già espresso dando il via libera alla vendita della caserma e che abbia anche deliberato su alcuni particolari urbanistici che ampliano le opportunità di mercato. Dunque cosa si aspetta ?

Oppure, senza idee e senza proposte, ci si vuole avviare verso un bando di gara dagli incerti esiti e al mero scopo di mettere la caserma a copertura del bilancio all'indomani della scadenza delle altre tentate vendite fallite ?

Sarebbe un modo tecnicamente ineccepibile, ma candidato all'ennesimo fallimento  del tentativo di riequilibrare il bilancio a settembre prossimo.

Così chi verrà dopo si ritroverà sia il problema del Progetto sia quello del Deficit.

Non ci si può più nascondere  in fondo alla trincea del riserbo.

Non si può e non si deve più impedire alla città di discutere del proprio divenire, scommettendo , magari, su soluzioni anche diverse con o senza l'intervento degli investitori privati.

Sveglia !

Chi ne ha la responsabilità deve governare. Proibito galleggiare !