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Presunta truffa pannelli solari. Smacchi, Barberini, Galanello: 'Regione convochi enti locali che patrocinarono iniziativa'

Alcune istituzioni, in maniera diretta o indiretta, hanno promosso il bando incriminato, intitolato '100 impianti fotovoltaici per 100 comuni d'Italia'

"E' necessario fare al più presto chiarezza su una presunta truffa tra le più vaste mai avvenute in Umbria. La Regione convochi gli enti locali che hanno patrocinato i 'pannelli fantasma' di Energesco: sono circa 400 gli umbri coinvolti ed ognuno deve pagare quasi 30mila euro. Normali cittadini che in buona fede sono caduti in un enorme errore legato alle energie rinnovabili, per un giro di soldi pari a 22 milioni di euro in tutta Italia, senza che i loro impianti solari siano stati effettivamente realizzati". I consiglieri regionali del Partito democratico Andrea Smacchi, Luca Barberini, Fausto Galanello hanno presentato un'interrogazione alla Giunta dell'Umbria sul caso - recentemente ripreso da diversi organi di stampa nazionali e locali - della ipotetica truffa perpetrata ai danni di numerosi cittadini che hanno sottoscritto un contratto con l'azienda Energesco di Frosinone per la realizzazione di impianti fotovoltaici.

"La magistratura, anche grazie a esposti di singoli e di associazioni come Federconsumatori, sta procedendo con proprie indagini - spiegano i tre consiglieri regionali - rimane però il problema di quelle istituzioni che in maniera diretta o indiretta hanno promosso il bando incriminato, intitolato '100 impianti fotovoltaici per 100 comuni d'Italia'. Tra questi - sottolineano Smacchi, Barberini, Galanello - risulta presente lo stesso Ministero dell'Ambiente. Quest'ultimo ha patrocinato l'Ente nazionale per le energie rinnovabili (Ener) che ha indetto il bando pubblico in questione utilizzando la società Energesco come partner tecnico. A patrocinare a livello locale l'iniziativa anche l'Anci Umbria, la Comunità montana dei Monti Martani, Serano e Subasio e una lunga lista di comuni convinti di rendere un servizio alla propria comunità".

Il bando prevedeva la possibilità di accedere ad un finanziamento per l'installazione di pensiline o gazebi fotovoltaici sul terreno del richiedente, con concessione alla Energesco srl delle somme del conto energia erogato dal Gestore dei servizi energetici (Gse). La Energesco avrebbe poi provveduto a rimborsare le rate mensili del finanziamento richiesto dai singoli fruitori alla Bbva Finanzia spa di Bilbao. "In realtà il rimborso sembrerebbe non essere mai avvenuto - specificano i consiglieri - e le persone che hanno sottoscritto il finanziamento devono ora restituire di tasca propria un importo finale, compresi gli interessi, di circa 28mila euro alla finanziaria Bbva. A fronte di questo non hanno visto realizzato nessun impianto. Una situazione grave - concludono - che la Regione Umbria non può ignorare e alla quale deve dare risposta al fine di tutelare i cittadini e cercare di far sospendere il pagamento delle rate mensili".

 

Pubblicato il: 13/05/2011

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