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Olimpieri ed il PdL. Contro 'blocco politico giornalistico-sindacale' anticoncina

L'occasione dell'intevento di Olimpieri è  la risposta al Pd sul Premio Barzini. Per attaccare "il blocco radical-conservatore formato dal PD, da alcuni giornalisti prezzolati e dalla CGIL che si è compattato per provare a mettere in difficoltà la Giunta Concina"

foto di copertina

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dal capogruppo del PDL Stefano Olimpieri. Non proponiamo commenti, sarebbe troppo facile approfittare. Preghiamo soltanto lettori di valutare con attenzione il linguaggio, emblematico del pensiero.  

LA SAGRA DEGLI OSSIMORI

In queste settimane si è costituito un blocco politico-giornalistico-sindacale che cerca in tutti i modi di contrapporsi alle scelte che il Sindaco e la sua maggioranza si assumono con  coraggio e con grande forza politica. Infatti, se da un lato queste prese di posizione sono assolutamente legittime, dall'altro risultano assolutamente prive di qualsivoglia elemento propositivo e si fondano sui "no" a prescindere. Lo hanno ormai capito tutti: il blocco radical-conservatore formato dal PD, da alcuni giornalisti prezzolati e dalla CGIL  si è compattato per provare a mettere in difficoltà la Giunta Concina,il tutto attraverso una spasmodica difesa del sistema politico, clientelare e "lobbistico" che per almeno quindici anni ha spadroneggiato in città, producendo una situazione finanziaria per le casse del Comune non più sostenibile. Oggi che, grazie al voto popolare, il sistema fondato sulle conventicole e sulla spesa pubblica incontrollata si sta sgretolando, il blocco radical-conservatore si sente (giustamente!!) indebolito e grida la propria rabbia usando il vecchio metodo della divisione tra chi ha la cultura e la difende e chi, al contrario, è un povero ignorante:  chi non si erge a paladino della difesa dei "totem" su cui si è creato il sistema di carta pesta che per decenni ha incatenato Orvieto è considerato un reietto ed uno che pensa solo a far quadrare i numeri e non a difendere la cultura. Ma è anche vero che è  troppo facile pasteggiare a caviale e champagne, non pagare l'affitto negli spazi pubblici o avere contributi comunali a pioggia, se poi paga sempre Pantalone.

In merito alla levata di scudi sulla cancellazione del Premio Barzini, mi dispiace molto se il grande difensore della cultura Germani, così come qualche giornalista divenuto tale in età avanzata, si stracciano le vesti:  ma quest'anno non ci sono i soldi e la cancellazione dell'iniziativa fa risparmiare alle casse del Comune  più di 30.000 euro. Sarà poco "politicamente corretto", ma questa è la verità.

Una curiosità: Germani e questo blocco radical-conservatore non sono gli stessi che, da un lato, si ergono a difensori della cultura e, dall'altro, strillano ormai da mesi che vogliono che Orvieto venga commissariata. In sostanza fanno come la FIOM: a Pomigliano ed a Mirafiori, dove sono certi di perdere  il referendum, fanno i duri e puri, mentre alla ex Bertone dove sono in maggioranza dentro la fabbrica si accordano con Marchionne. E', pari pari, lo stesso che il PD ed i suoi lustra scarpe stanno facendo ad Orvieto: vogliono la difesa della cultura, ma se arrivasse il Commissario sanno bene che taglierebbe di tutto di più. Compreso il Barzini.

Oggi tutti questi radical-conservatori usano strumentalmente la cancellazione del Premio Barzini per attaccare il Sindaco e la sua maggioranza. Per conoscenza, questi radical-conservatori hanno la stessa  sintonia culturale e politica con coloro che negli anni settanta impedirono il passaggio per le vie di Orvieto del feretro del concittadino Barzini, solo perché di idee non conformi a quelle al tempo dominanti.

Di fronte a scrittrici, giornalisti, attori, registi e politici di grande cultura alzo bandiera bianca: non sono all'altezza, sono un umile impiegato ed ho una stiracchiata laurea in Giurisprudenza.  Ma alla mia città ed alla mia gente voglio bene.
Stefano Olimpieri
Capo Gruppo PdL Orvieto

 

 

Pubblicato il: 11/05/2011

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