Quest'anno niente Barzini

ORVIETO - Quest'anno niente Barzini. I tagli del preventivo 2011 fanno un'altra vittima: è la ventiduesima - o meglio quella che sarebbe dovuta essere la ventiduesima - edizione del premio giornalistico intitolato dal 1996 a Luigi Barzini senior, giornalista orvietano, scrittore e corrispondente di guerra. Mancano i fondi, come ha spiegato l'amministrazione comunale che la scorsa settimana ha comunicato la decisione a Ludina Barzini, nipote di Luigi senior e figlia dell'altrettanto celebre Luigi junior, la quale si è detta ovviamente profondamente rammaricata. Mancano i fondi significa che non ci sono i trentamila euro necessari all'organizzazione dell'evento. Il Comune di Orvieto non riesce a trovarli direttamente nelle proprie casse, né indirettamente tramite qualche sponsor (come si è fatto e si fa per altre manifestazioni).

Un anno sabbatico? Chissà, di certo, quando le iniziative si prendono un anno di pausa, si sa bene il più delle volte che fine fanno (vedi "Orvieto con gusto" e non solo). La cancellazione dell'edizione 2011 arriva, in ogni caso, proprio quando gli sforzi di rilancio del premio giornalistico all'inviato speciale cominciavano a dare i primi frutti. Le ultime edizioni hanno calamitato finalmente l'interesse degli orvietani e non solo (del premio nel 2010 si sono occupati pure i quotidiani nazionali) anche grazie al calibro dei personaggi a cui il riconoscimento è stato assegnato: da Milena Gabbanelli (2009) a Roberto Saviano (2010).

Isti­tu­ito nel 1990, il Pre­mio Barzini, coor­di­nato da Lud­ina Barzini e Guido Bar­lozzetti, era orga­niz­zato dal Comune di Orvi­eto e dal Cor­riere della Sera e gode della Targa d'argento del Pres­i­dente della Repubblica.

La giuria era composta lo scorso anno da Giulio Anselmi, Rodolfo Bran­coli, Mimmo Can­dito, Milena Gabanelli, Paolo Granzotto, Alberto La Volpe, Arrigo Levi, Miriam Mafai, Mon­ica Mag­gioni, Ste­fano Malat­esta, Ettore Mo, Piero Ostellino, Fed­erico Rampini, Guido Ram­poldi, Paolo Rumiz, Bar­bara Spinelli, Gian Anto­nio Stella, Ugo Tram­balli, Bernardo Valli, Franco Ven­turini e Demetrio Volcic.