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Così in Italia. Confronto con l'Umbria

Approfondimento

In Italia

Gli ultimi aggiornamenti parlano di 2.500.000 immigrati regolari in Italia.
Queste le stime del rapporto immigrazione della Caritas-Migrantes, con una crescita annua del 10% circa. Se si guarda poi alla distribuzione sul territorio, nel Nord del Paese si concentra il 58,7% degli stranieri, seguita dal Centro 28,3% il Sud 8,9% e le isole 4,1%.
Rimane, sebbene per poco, più numerosa la nazionalità marocchina, che però non rispecchia quei valori propri del Centro, dove la stragrande maggioranza risulta essere albanese.
In Umbria il 6% della popolazione ha origini extracomunitarie.Un dato sicuramente importante, tenendo conto poi anche di tutti i soggiorni non regolari

Che ruolo occupano

In Italia l'incidenza dei lavoratori extracomunitari è del 10% sul totale delle assunzioni annue. Tuttavia questa percentuale incorpora anche i contratti a tempo determinato, che sono la maggioranza. Nonostante ciò il numero non è trascurabile, tanto meno considerando l'entità dei lavoratori in nero.
La ripartizione nei vari settori vede prevalere quello dei servizi, seguito dall'industria e dall'agricoltura.. Questa distribuzione che ancora una volta non rispecchia la realtà Umbra, in cui sicuramente i servizi occupano l'ultima posizione, proprio perché i lavoratori extracomunitari trovano maggiori possibilità di lavoro nelle piccole-medie imprese, che in Umbria si muovono prevalentemente nel settore edilizio e agricolo.
In particolare nella provincia di Terni, si riscontra un numero considerevole, rispetto alla media nazionale, di attività imprenditoriali avviate da extracomunitari, sebbene di piccolissime dimensioni. Basti pensare che soltanto in questo anno ne sono state aperte una novantina. È un fatto sicuramente importante da considerare e su cui riflettere. Evidenzia che gli immigrati stanno diventando nuovi soggetti sociali ed economici, e non più, soltanto, naufraghi in cerca di fortuna.

Pubblicato il: 15/12/2003

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