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Orvieto Cittàcardioprotetta da cittadini laici rianimatori e da defibrillatori intelligenti posizionati su totem a misura di una città d'arte

Maertedì 10 gli Amici del Cuore di Orvieto posizioneranno defibrillatori in prossimità di monumenti cittadini

La mappa dei defibrillatori

Gli Amici del Cuore di Orvieto posizioneranno cinque defibrillatori martedì prossimo in prossimità di monumenti cittadini e subito dopo altri sei defibrillatori in prossimità di altri monumenti cittadini e chiama a raccolta i laici rianimatori per mettere a loro disposizione un "trainer" e per programmare corsi di re training.

 Il Progetto Orvieto Cittàcardioprotetta è nato ad Orvieto nel 2005 per iniziativa della Associazione Amici del Cuore di Orvieto.

Il progetto  di lotta alla morte improvvisa nel territorio è stato portato in questi anni dovunque ci fosse stata gente disponibile a sentir parlare dell'arresto cardiaco e di quei famosi tre minuti per evitare che un arresto cardiaco non trattato si tramuti in morte improvvisa.

Sono stati abilitati a laico rianimatore di primo soccorso circa 400 cittadini di Orvieto e del territorio mentre sono stati donati defibrillatori in ogni impianto sportivo della zona. Ai 400 cittadini abilitati in rianimazione cardiopolmonare fino all'uso del defibrillatore dalla Associazione Amici del Cuore di Orvieto devono aggiungersi quanti erano già esperti come medici, infermieri, vigili urbani, protezione civile, cittadini già in possesso della idoneità di laico rianimatore,ma anche turisti anche stranieri laici rianimatori di primo soccorso. La metodica di rianimazione cardiopolmonare è la stessa in tutto il mondo per cui un turista inglese laico rianimatore non troverebbe alcuna difficoltà a collaborare con un laico rianimatore canadese o francese o russo o orvietano ad un intervento su un arresto cardiaco ad Orvieto. Di particolare rilievo la esperienza della Azzurra Ceprini Orvieto, squadra di basket femminile partecipante al campionato nazionale di serie A2, che da anni ha tutti i dirigenti, allenatori, fisioterapisti ed , addirittura, atlete laici rianimatori di primo soccorso. Ha avuto ovviamente in regalo un totem con defibrillatore. Interessante anche l'esperienza dell' Istituto d'Arte il cui consiglio d'Istituto è stato ben lieto di far partecipare ad un corso BLSD dieci persone tra studenti, docenti e non docenti ricevendo in regato due defibrillatori.

 Ora Orvieto Centro sarà abitata da undici defibrillatori esterni situati in prossimità dei monumenti più importanti della città e da defibrillatori all'interno dei luoghi più frequentati come il Teatro, il Palazzo dei Congressi, ecc. Particolarmente importante la progettazione di un totem, cioè di contenitore del defibrillatore per esterni, compatibile con l'ambientazione trattandosi di una splendida città d'arte come Orvieto .

 I defibrillatori sono donati dall' Associazione Amici del Cuore  ed i corsi sono stati sempre a carico dei partecipanti per una scelta della Associazione stessa. Si era nel tempo valutato che i corsi offerti gratuitamente ai partecipanti da Amministrazioni e da Società non avevano quella intensità di attenzione e di concentrazione, quindi di motivazioni, proprie di una partecipazione intensamente voluta anche a costo di un esborso, seppure contenuto. Solo alcuni corsi come quello agli studenti del' Istituto d'Arte sono stati totalmente a carico della Associazione.

 Non esiste pertanto una società esterna che  dona defibrillatori come non ci sono stati contributi dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione. Esiste una campagna no stop dell'Associazione Amici del Cuore per raccogliere fondi da destinare all'acquisto dei defibrillatori e a quanto è necessario per il progetto e cioè campagne di informazione e di  sensibilizzazione della popolazione, organizzazione di corsi di istruzione di laici rianimatori di primo soccorso e donazione e posizionamento dei defibrillatori.

 E' intuitivo e irrinunciabile per gli Amici del Cuore di Orvieto che i laici di primo soccorso da istruire alla rianimazione cardiopolmonare fino alla defibrillazione precoce dovranno essere preferibilmente le persone che più " abitano" il luogo,che siano cittadine, paesi, borghi, palestre, campi sportivi, discoteche, alberghi, banche, scuole, supermercati,condomini, case private, ecc,   da proteggere dall'arresto cardiaco.

 La realizzazione di questa tappa fondamentale nella storia di Orvieto cittàcardioprotetta è dovuta alla collaborazione con Hutiliti - Protezione Cuore che ha sposato il progetto ed al Comune di Orvieto che solo recentemente si è dimostrato sensibile al progetto della Associazione Amici del Cuore di posizionare un defibrillatore in prossimità dei monumenti più significativi di Orvieto Centro in modo da proteggere cittadini orvietani e turisti.

 La incidenza dell'arresto cardiaco nei paesi industrializzati è mediamente di 1/1.000. L'Umbria ha 1000000 di abitanti circa per cui gli arresti cardiaci in un anno saranno presumibilmente intorno a 1000. Il 65% degli arresti cardiaci ha causa cardiologica e, di questi, l'80% ad eziologia coronarica e si presentano prevalentemente fuori dall'ospedale con tutto quello che ne consegue. Ognuno facilmente può fare conti per capire l'impatto della morte improvvisa sulla popolazione di Orvieto Centro, popolazione così variabile tra la normalità e le giornate speciali come il Giro di Italia, ma anche il Corpus Domini, la Palombella, Umbria Jazz, importanti congressi, ecc.

 Si parla di otto minuti a disposizione dei soccorsi ma noi preferiamo parlare di soli tre minuti. Troppo poco per dei soccorsi che vengano da lontano.  Per questo siamo certi che la storia naturale dell'arresto cardiaco possa essere modificata da defibrillatori e laici rianimatori. Si valuteranno le risposte della defibrillazione precoce solo quando la distribuzione dei defibrillatori sarà più capillare e la presenza dei laici rianimatori più importante.

Pubblicato il: 09/05/2011

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