Mostra 'Raffaello, La mostra impossibile '
Palazzo del Vignola a Todi
Mostra: Raffaello, La mostra impossibile
Promossa da: Marte Associazione onlus e
dalla RAI Radiotelevisione Italiana,
con il patrocinio e la collaborazione della
Regione Umbria e del Comune di Todi
Luogo: Palazzo del Vignola
Indirizzo: Via del Seminario 9, 06059, Todi (Pg)
Inaugurazione: 16 aprile 2011
Periodo: dal 16 aprile al 28 agosto a Todi
Orario: Feriali: 10,00 - 13,00, 15,00 - 20,00
Festivi e prefestivi: 10,00 - 20,00
Lunedi: chiuso
Informazioni: Tel 075 8945436
Cell: 3402320748; 3355438837.
marteassonlus@gmail.com
http://www.raffaelloatodi.it/
Biglietti: Euro 9,00 intero
Euro 5,00 ridotto
Le mostre impossibili
L'idea di allestire un insieme di "mostre impossibili" nasce da un'attenta riflessione sulla crisi strutturale che investe i musei di tutto il mondo e dalla considerazione che, nell'epoca della riproducibilità digitale dell'opera d'arte, la riproduzione deve essere tutelata e valorizzata quanto l'originale, non solo per motivi economici ma, prima di tutto, perché una diffusione veramente capillare e di massa delle opere d'arte può essere garantita soltanto dalle riproduzioni: un'istanza di democrazia culturale che ha in Walter Benjamin e Andrè Malraux i suoi precursori. L'idea nasce, inoltre, dalla banale constatazione che con il passare del tempo è sempre più diffuso il rifiuto dei direttori dei musei, pubblici e privati, di cedere ad altri musei, sebbene temporaneamente, le loro opere, anche per i costi sempre più proibitivi delle assicurazioni.
Le mostre "impossibili" sono tali nel senso che finora, per esempio, un affresco poteva essere percepito come tale (con la sua "aura") e ammirato soltanto sul posto. Ora invece, impiegando tecniche digitali d'avanguardia e collocando virtualmente lo spettatore di fronte all'opera d'arte originale, riprodotta in scala reale e retroilluminata, questo limite può dirsi superato. Le mostre sono "impossibili" perché dilatano lo spazio espositivo del museo convenzionale: vi si raccoglie l'opera completa di un'artista, ma sono anche modulari, perciò i loro materiali possono essere ordinati secondo gli autori, le epoche, le scuole d'arte o i temi rappresentati. E' così possibile, per esempio, allestire mostre tematiche e raccogliere tutte le opere di un artista sparse nel territorio.
La struttura del museo può essere facilmente smontata e ricostruita in forme diverse e in città differenti. In altre parole, il museo può essere "clonato" e disseminato nelle principali città del mondo: una testimonianza della ricchezza artistica e spirituale dell'Italia; un trailer che invita a visitare i capolavori del nostro paese. A differenza di un museo o di una mostra tradizionale, le "mostre impossibili" possono essere, per così dire, clonate.
Finora la Rai ha anche realizzato le "mostre impossibili" di Caravaggio e Leonardo. Esposte in varie città italiane e straniere, le mostre hanno riscosso il consenso di autorevoli storici dell'arte e sono state visitate, finora, da oltre ottocentomila persone.
Pubblicato il: 05/05/2011