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Concina. 'Le imprese del territorio di mettano insieme per aggiudicarsi i lavori di ripristino del Paglia'

È l'invito che giunge dal sindaco Toni Concina all'indomani dello stanziamento da parte della Regione di 2 milioni di euro per il maltempo dello scorso anno. Concina ha anche fatto sapere che, oltre ai lavori, ha intenzione di riorganizzare costruzioni rurali e orti sociali

ORVIETO - "Le imprese del territorio di mettano insieme per aggiudicarsi i lavori di ripristino del Paglia". È l'invito che giunge dal sindaco Toni Concina all'indomani dello stanziamento da parte della Regione di 2 milioni di euro per il maltempo dello scorso anno. "Il tema degli appalti è delicato - ha detto Concina - per questo andrà posta massima attenzione su chi si aggiudicherà i lavori. Troppo spesso assistiamo alla politica del ribasso oltre ogni ragione. In questo senso, attraverso la massima trasparenza - ha aggiunto - non possiamo però non cogliere l'opportunità che si apre anche per le imprese locali oggi in crisi, di giocare un ruolo centrale nella aggiudicazione e esecuzione dei lavori. Sarebbe davvero fuorviante che aziende non locali aggiudicandosi gli appalti portino questa 'ricchezza' al di fuori del nostro territorio. Quindi è necessaria da parte delle imprese locali una prova di capacità di aggregazione". Nelle prossime settimane il Comune tornerà a convocare il tavolo tra istituzioni, rappresentanti politici e associazioni imprenditoriali, "perché si vada in questa direzione".

Concina ha anche fatto sapere che, oltre ai lavori, ha intenzione di riorganizzare costruzioni rurali e orti sociali. Questione spinosa. "Questi interventi - sono state le parole del primo cittadino - non possono e non devono permettere che nelle aree golenali si sviluppi nuovamente il disordinato proliferare di costruzioni rurali che, oltre ad essere pericolose, provocano danni e detriti di ogni genere durante le piene. Inoltre - ha aggiunto il sindaco - è necessario inquadrare meglio, in un progetto organico, la questione degli orti sociali, individuando aree e fornendole dei servizi necessari. Insomma, deve crescere la consapevolezza che comunque il fiume ha un suo percorso, una sua area di esondazione strutturale sulla quale non si può permettere la creazione di alcun ostacolo".  

Pubblicato il: 05/05/2011

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