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Il consigliere Oriano Ricci a proposito dei consiglieri d'appoggio agli assessori

Riceviamo e pubblichiamo il commento del consigliere del PD Oriano Ricci a proposito del dibattito che si è svolto in Consiglio comunale ad Orvieto sulla sua interrogazione ed il testo dell'interrogazione

Questo il commento di Ricci, insoddisfatto della ripsota del sindaco.

Nel Consiglio Comunale del 28/04/2011 si è discussa l'interrogazione avente l'oggetto: incarichi particolari ai Consiglieri Comunali che si allega in copia.

Nella discussione il sottoscritto faceva presente quanto segue:

-          che il provvedimento sindacale n.2 è insufficiente e anomalo in quanto non c'è un limite temporale dell'incarico, non si capisce se l'incaricato possa partecipare alla Giunta e le tematiche riportate in delibera non sono delimitate;

-          lo stesso atto sicuramente aumenta i costi della politica;

-          appare ovvio, sia dal complesso della normativa che dai principi stessi cui si è informata la riforma delle autonomie locali che i ruoli tra assessori e consiglieri debbano essere mantenuti distinti;

-          la normativa attuale impone la separazione dei ruoli tra Esecutivo e Consiglio; il Consiglio svolge la funzione di indirizzo politico amministrativo ed il controllo sull'attività dell'Ente. Il Consigliere quindi non può essere chiamato a gestire direttamente un settore dell'Amministrazione per conto del Sindaco, perché si troverebbe contemporaneamente nella posizione di controllato (in quanto Consigliere incaricato) e di controllore (in quanto Consigliere). Il Consigliere comunale secondo la normativa può essere incaricato dal Consiglio ad effettuare per conto dello stesso verifiche, accertamenti e studi su determinate materie e provvedimenti e su situazioni particolari, con l'esclusione di assumere atti di rilevanza esterna, di adottare atti di gestione spettanti ai dirigenti e di esercitare funzioni di competenza del Sindaco.

-          Anche la giurisprudenza ha avuto occasione di occuparsi della materia con il TAR della Toscana, lo stesso Ministero dell'Interno, su quesiti posti da diverse Amministrazioni Comunali esprime il seguente giudizio: di evitare una incongrua commistione nell'ambito dell'attività di controllo.

-          Su tale questione il Sindaco Concina, nel rispondere all'interrogazione non è stato né puntuale né completo a giustificare il provvedimento Sindacale n.2, quindi il sottoscritto si è dichiarato nettamente non soddisfatto della risposta dell'Amministrazione nella figura del Sindaco.

Questo il teso dell'interrogazione

Comune di Orvieto

Gruppo PD
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Al Sig. Sindaco del Comune
Oggetto: interrogazione - incarichi particolari ai Consiglieri Comunali.

Con recente provvedimento sindacale, sono stati assegnati incarichi particolari su specifiche tematiche a tutti i consiglieri che, a diverso titolo, sostengono l'attuale maggioranza. Premesso che l'affidamento di incarichi sindacali costituisce, in capo al soggetto che la riceve, facoltà ed obbligo di esercitare la relativa funzione di governo, la modalità di affidamento globale di incarichi all'intera maggioranza fa venire meno, fino a farla scomparire, la distinzione necessaria tra compiti d'indirizzo, programmazione e controllo, spettanti al consiglio, e quelli di governo, tipici del Sindaco e della Giunta; inoltre, costituendosi nei fatti un indistinto blocco governativo in cui sfuma la stessa essenziale distinzione tra controllato e controllore, non si evidenzia più il necessario equilibrio tra organi istituzionali (Sindaco - Giunta - Consiglio).

Nell'evidenziare inoltre che tale anomalia istituzionale, è aggravata dalla singolare duplicazione di una stessa delega di giunta che coincide con l'incarico del bilancio, in capo a due soggetti (Assessore e Consigliere incaricato) non pare neanche in linea con i disposti di cui all'art.63 e seguenti del D.Lgs 18/08/2000 n.267 (incompatibilità tra Assessore e Consigliere incaricato) per i Comuni sopra i 15.000 abitanti poiché, nei fatti, la distinzione tra Assessore e Consigliere delegato appare meramente nominalistica nel sottolineare come tale scelta, disorientativa per gli uffici e priva di coordinamento tra i vari incaricati dei quali una sola parte può formalmente partecipare alle riunioni di Giunta, si chiede:

-                     quali siano le motivazioni di funzionalità di tale anomala e probabilmente illegittima scelta;

-                     se la stessa debba considerarsi definitiva ovvero abbia natura meramente transitoria in attesa di un più serio e definitivo assetto di Giunta.

 

Pubblicato il: 02/05/2011

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