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Dorga. Un nuovo arresto, tre denunce, un bar chiuso e 47 assuntori segnalati in prefettura per uso di coca e hascisc

I consumatori, secondo quanto riferisce l'Arma, sarebbero stati tutti orvietani tra i 16 e i 50 anni, habituè di fumo e cocaina. La droga sarebbe stata ceduta di notte, prevalentemente nei week end

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ORVIETO - Un nuovo arresto, tre denunce, un bar chiuso e 47 assuntori segnalati in prefettura per uso di coca e hascisc. Sono gli strascichi a cui ha portato l'inchiesta "Terra di confine" scaturita dall'arresto in flagranza a gennaio scorso di un camionista macedone di Amelia di 35 anni, oggi di nuovo arrestato, stavolta su ordinanza di custodia, dai carabinieri del nucleo operativo di Orvieto. Lo spaccio che avveniva prevalentemente da auto a auto lungo i tornanti che portano a Montecchio, a margine della boscaglia, è riferito ad un periodo che va da giugno 2010 a gennaio 2011. Duecento gli episodi di spaccio riscontrati dagli inquirenti che si traducono in trentacinque capi di imputazione per il macedone, raggiunto in questi giorni dall'ordinanza di custodia mentre si trovava ancora nel carcere di via Roma, dopo l'arresto di gennaio. Il giudice ha infatti ritenuto che sussistessero le esigenze cautelari a carico del camionista. Non a caso l'indagine dei carabinieri che si sarebbe allargata proprio a seguito di quell'arresto in flagranza è arrivata oggi a chiudere il cerchio su un vasto giro. I consumatori, secondo quanto riferisce l'Arma, sarebbero stati tutti orvietani tra i 16 e i 50 anni, habituè di fumo e cocaina. La droga sarebbe stata ceduta di notte, prevalentemente nei week end, ma con una certa cadenza regolare anche durante la settimana, in zona Amerina tra Baschi e Montecchio. Bastava riconoscere l'auto del macedone o accennare un segnale convenuto con i fari per essere riconosciuti e avere la propria dose. Cinque, dieci grammi a volta per singole persone o piccoli gruppetti che in un mese arrivavano ad un giro che oscillava tra i 14 e i 20mila euro. A favorire il traffico anche un bar del paese di Baschi il cui titolare figura tra i denunciati. Il locale nel centro del paese, invece, è finito sotto sequestro. Vi rimarrà per i prossimi due mesi. Qui i carabinieri, in un magazzino annesso, hanno sequestrato anche un piatto che sarebbe servito a preparare le strisce di cocaina. Il titolare è stato denunciato per agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Denunciati sempre per reati connessi allo spaccio anche altri due macedoni, pure loro di Amelia. La droga a quanto pare sembra che arrivasse dalla Capitale, tramite la zona del Ternano. In ogni caso, si sarebbe trattato di sostanze stupefacenti di una certa qualità a giudicare dagli esami tossicologici effettuati a gennaio sulla droga sequestrata. Il primo arresto del macedone, le cui iniziali rispondono a N.S. - aveva portato infatti al sequestro di 12 grammi di cocaina a parte il contante (10mila euro). Secondo gli inquirenti che hanno chiuso l'inchiesta con una raffica di audizioni e riscontri tecnici, dopo gli appostamenti dei primi tempi, nell'arco di sei mesi sarebbe stata spacciata qualcosa come tre - quattro chili di droga.

Pubblicato il: 30/04/2011

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