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Giro d'Italia. L'Amministrazione non dice quanto costerà

Altri Comuni, sede di tappa, pubblicano delibere e determine ah hoc con impegni di spesa tra i 90 e 110mila euro. Ad Orvieto, racconta Romiti , "è stato fatto un super sconto", ma non bisogna dirlo in giro...

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ORVIETO - Alla fine, puntuale ed immancabile, la polemica è arrivata anche sul Giro d'Italia. E più in particolare sui costi che deve sostenere il Comune di Orvieto per l'assegnazione della tappa. Costi sui quali regna il più assoluto riserbo. Altri Comuni, sede di tappa, pubblicano delibere e determine ah hoc con impegni di spesa tra i 90 e 110mila euro. Ad Orvieto nulla. La risposta non arriva neanche dietro domanda esplicita del consigliere nonché segretario del Pd, Leonardo Mariani che ieri pomeriggio in consiglio comunale ha sollevato la questione all'attenzione del sindaco che ha risposto seccato insieme all'assessore Maurizio Romiti. "Mi auguro che non sia una domanda polemica" ha detto Concina, ringraziando Romiti che avrebbe avuto un ruolo chiave nel trattare con Rcs, di cui l'assessore è stato manager in passato, per l'assegnazione della tappa. Anzi lo stesso Romiti ha detto di aver "ottenuto un supersconto da Rcs, per cui tra i contributi e quello che spenderemo ci sarà una differenza di pochissime decine di migliaia di euro". Si vocifera attorno ai 20mila euro. Apriti cielo. Perché la domanda di Mariani, era polemica, eccome. "Uno perché le spese del Comune devono essere note e pubbliche - commenta il consigliere comunale - Due per la situazione finanziaria dell'ente che non è più in grado di mantenere la scuola, di musica, la stagione teatrale e via dicendo però decidere di esporsi o trova altri che si espongano per lei per cifre grandi o piccole. Scelte politiche per carità - chiosa Mariani a margine del consiglio - basta ammetterlo però". Insomma, più o meno la stessa cosa che era accaduta lo scorso anno per il Festival Orvieto Ushuaia Classica, fortemente voluto dal sindaco e che dovrebbe tenersi ad Orvieto da 9 al 23 luglio 2011. Anche in quel caso il Pd ragionò sull'opportunità dell'evento, sia che il Comune avesse messo i soldi direttamente o che se li avesse trovati tramite sponsor. Nell'uno come nell'altro caso, si sarebbe trattato comunque per i Democratici di risorse sottratte a servizi importanti e a rischio. Di qui il fastidio del sindaco che ha sempre replicato a simili polemiche ricordando che per attrarre un turismo di qualità è necessario vivacizzare la scelta culturale della città, anche con eventi di grande impatto mediatico.

Pubblicato il: 29/04/2011

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