AVVIATA LA FOMAZIONE DEI VOLONTARI PER I BENI CULTURALI ECCLESIASTICI

Dopo il saluto di don Alessandro Fortunati, vice direttore dell'Ufficio dei beni culturali ecclesiastici della diocesi di Orvieto-Todi, l'arcivescovo Mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico, ha rivolto un breve indirizzo di saluto ed in particolare ha tenuto a sottolineare l'importanza della iniziativa di formazione promossa dalla Diocesi. La conoscenza, infatti, è la prima forma di valorizzazione del patrimonio culturale e artistico. Un patrimonio che appartiene a tutta l'umanità. Una grande risorsa per la crescita e lo sviluppo anche dell'economia del territorio.

 Subito dopo con una Lectio magistralis il prof. Francesco Negro Arnoldi su "I misteri di Todi. Approfondimento ed ipotesi sulla scultura medievale" ha dato il via al Corso per la formazione di volontari per la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici promosso anche quest'anno dalla Diocesi di Orvieto-Todi e dall'Associazione "Pietre Vive".

Seguito da un uditorio attento il professore emerito ha aperto una finestra sull'arte medievale in Todi ed ha illustrato una sua ricerca personale sulla struttura e la decorazione dei capitelli delle colonne presenti nella cattedrale di Todi.

La irregolarità delle decorazioni e la diversità dei manufatti- secondo ricerche dello studioso - dovrebbero attribuirsi non tanto al mutare di uno stile quanto all'utilizzo incoerente di materiale di recupero: si tratterebbe infatti  di capitelli e di altri fregi recuperati dopo il devastante terremoto del 1246 che distrusse la cattedrale di Todi.

Infine  lo studioso con una lettura di finissima competenza dei capitelli ha presentato altre curiosità che rivelano l'influsso non di cultura francese o germanica ma di uno stile proprio dell'arte medievale italiana.