Entro l'anno verrà il nuovo vescovo

ORVIETO - Entro la fine dell'anno la Diocesi di Orvieto Todi avrà il suo nuovo vescovo. Almeno questo è quanto avrebbe assicurato il Nunzio apostolico in Italia monsignor Giuseppe Bertello quando, il 4 marzo scorso, una delegazione composta dal sindaco di Orvieto Toni Concina, dal sindaco di Todi Antonino Ruggiano e dall'assessore orvietano Marco Sciarra si è recata a Roma, convinta che ancora potesse esse scongiurato l'allontanamento del vescovo emerito Giovanni Scanavino. L'arcivescovo avrebbe detto chiaramente agli amministratori che la nomina sarebbe garantita entro il Natale di quest'anno. L'indiscrezione è contenuta anche all'interno del libro di imminente uscita "Scacco al monsignore. I retroscena e gli intrighi del caso Scanavino" in libreria entro il mese di maggio. Secondo quanto si apprende, il presule che verrà assegnato alla Diocesi, inoltre, non sarà di nuova nomina, quanto piuttosto un vescovo di una certa esperienza. Ma questo è facilmente intuibile per la complessità della situazione che il pastore sarà chiamato ad affrontare, complessità di cui si sta rendendo sempre più conto lo stesso monsignor Giovanni Marra, l'amministratore apostolico inviato dal Pontefice a fare la diagnosi dei mali della Diocesi. Non a caso tra i nomi comparsi per succedere a Scanavino è circolato anche quello di monsignor Domenico Cancian, attuale vescovo di Città di Castello. In ogni caso entro l'anno stando alle parole del Nunzio apostolico in Italia il nodo dovrebbe essere sciolto. Intanto, proprio in questi giorni monsignor Giovanni Marra sta concludendo il suo giro di conoscenza più approfondita della Diocesi che lo sta portando in tutte le vicarie. Restano gli ultimi due appuntamenti nel fitto calendario di incontri iniziati lo scorso 5 aprile. Oggi monsignor Marra sarà in Episcopio a Todi dove incontrerà don Alceste Corboli e con lui tutti i presbiteri della vicaria di San Fortunato vescovo e San Filippo Benizi religioso. Domani, come appuntamento conclusivo, Marra incontrerà in Duomo ad Orvieto, la vicaria di San Pietro Parenzo martire e San Crispino religioso di cui è responsabile monsignor Italo Mattia. A quel punto avrà un quadro completo delle nove vicarie, e quindi delle 22unità pastorali, oltre che di tutti i sacerdoti diocesani e religiosi che operano nelle parrocchie della Diocesi. E potrà iniziare a lavorare in maniera più sistematica alla relazione che dovrà inviare ai Dicasteri romani. "Già posso trarre alcune valutazioni positive circa il lavoro che voi, cari sacerdoti, svolgete in mezzo a non poche difficoltà - aveva detto monsignor Marra durante la messa del Crisma la scorsa settimana - dimostrando impegno e spirito di sacrificio, ciascuno assicurando la propria presenza in più parrocchie e promuovendo insieme ai fedeli laici iniziative sociali di rilievo a favore di anziani, portatori di handicap, emarginati, uomini e donne in difficoltà, profughi, sempre attenti alle antiche e nuove povertà. Me ne compiaccio vivamente".