Monsignor Marra. 'Essere una cosa sola' intorno al vescovo, basta con i rancori e le divisioni

ORVIETO - "Essere una cosa sola" intorno al vescovo, basta con i rancori e le divisioni. È l'appello all'unità che monsignor Giovanni Marra ha lanciato giovedì sera nel corso dell'omelia per la santa messa del Crisma. L'amministratore apostolico ha usato parole chiare che lasciano intuire atteggiamenti poco collaborativi da una parte del Clero. "Di questa comunione - ha detto - ha bisogno, in particolare in questo momento, il vescovo amministratore apostolico per portare a compimento la missione che il Sommo Pontefice gli ha affidato. Quando qualcuno, singolo o in gruppo, si apparta e nega la sua partecipazione alla vita liturgica e pastorale della propria comunità parrocchiale, vicariale o diocesana - ha aggiunto - ritenendo di avere motivi per farlo, in effetti si separa dall'unica Chiesa, che è quella che si costruisce intorno al vescovo "principio e fondamento visibile di unità". Di qui l'espressa richiesta "che nessuno si chiuda nell'orgoglioso fortilizio delle proprie umane ragioni, alimentando - ha scandito Marra nell'omelia - inutili e dannosi rancori e divisioni, ma si apra, con autentico spirito cristiano, alla fraternità e alla scambievole collaborazione, per essere, anche in momenti di comprensibile sofferenza, autentici costruttori di Chiesa".
Gli strascichi della rimozione del vescovo emerito, Giovanni Scanavino, insomma, di fanno sentire. L'amministratore apostolico, poi, ha anche annunciato per il prossimo 29 maggio l'ordinazione diaconale di tre seminaristi: Danilo Innocenzi, Riccardo Ceccobelli e Darek Kowalewski. Un cenno è stato riservato, infine, alla visita delle vicarie che Marra ha già completato per due terzi. "Già posso trarre alcune valutazioni positive - ha detto - circa il lavoro che voi, cari sacerdoti, svolgete in mezzo a non poche difficoltà. Me ne compiaccio vivamente".