La procura apre un fascicolo sulla morte di Giuseppina Carboni

ORVIETO - La sua scomparsa, improvvisa e prematura, aveva destato profonda commozione e sconcerto ad Orvieto. Al punto da sollevare qualche legittimo dubbio che fosse stato fatto tutto quanto era possibile per salvarle la vita. Fin qui solo chiacchiere. Ora però c'è un fascicolo aperto in procura sul decesso di Giuseppina Carboni, la giovane donna, conosciuta cuoca del ristorante InnCasa, scomparsa la sera del 9 marzo scorso, all'età di 33 anni per le complicanze di una polmonite. A distanza di qualche settimana dall'inatteso e tragico evento, i familiari della trentatreenne hanno deciso di formalizzare un esposto perché vengano compiuti tutti gli accertamenti del caso. Accertamenti che sono già partiti. Con la riesumazione della salma e con l'esame autoptico che il medico legale ha già effettuato. I risultati saranno disponibili in una novantina di giorni. Le indagini conoscitive avviate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto hanno lo scopo di verificare se ci sia stata qualche anomalia alla base dell'improvviso decesso della giovane donna. Se sia stato omesso di fare qualcosa o se qualcos'altro sia stato fatto male. Giuseppina Carboni è deceduta la sera del 9 marzo, dopo che la sera prima si era recata in ospedale, al Santa Maria della Stella, ma sarebbe stata rimandata a casa. La donna è morta alle 20,30 del giorno dopo, prima che fosse possibile trasferirla all'ospedale di Perugia. In segno di lutto, due giorni dopo era stato annullato ad Orvieto l'appuntamento della rassegna "Risate e Risotti" che proprio nella serata dell'11 marzo avrebbe dovuto vederla protagonista insieme allo chef Giuseppe Migliaccio e al comico Gianluca Foresi, presso il ristorante del resort InnCasa in località San Giorgio dove da qualche tempo lavorava. Giuseppina, classe 1977, aveva incontrato presto l'amore per la cucina, respirando già in famiglia il gusto per le ricette semplici e di antica tradizione. Aveva maturato poi la sua competenza con una carriera lavorativa iniziata intorno ai venti anni in uno dei tanti ristoranti di Orvieto e proseguita con esperienze in diverse cucine dei locali orvietani. Dalla carta alla banchettistica, passando per il catering, aveva affinato le doti e la conoscenza delle materie prime, dei prodotti, delle erbe officinali. Iscritta alla Federazione Italiana Cuochi, dalla quale ha ricevuto la medaglia "Lady Chef", seppur giovane vantava già esperienze degne di nota e varie collaborazioni con alcuni cuochi delle Città Slow, oltre alle sue prestazioni professionali per Umbria Jazz Winter al ristorante La Penisola di Baschi.