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Italia -Tunisia 3 a1

Buona la partecipazione di pubblico sugli spalti, tra cui la presenza bipartisan della politica orvietana. La serata è proseguita con la cena a base di cous-cous, kebab e dolci arabi al miele

ORVIETO - E' finita con la vittoria della squadra orvietana per 3 a 1 la partita Italia - Tunisia organizzata per la serata di giovedì nel campetto di calcio dell'ex seminario, dalla Caritas e dalla protezione civile che, da alcuni giorni, assistono i 23 giovani migranti loro affidati dal programma nazionale di accoglienza. Sul campetto di calcio a cinque, due squadre di giocatori (23 ciascuna) che a turno, hanno giocato tutti. I tunisini in completo bianco offerto da un'azienda orvietana, gli italiani in completo biancorosso (i colori del Comune di Orvieto). Arbitro Sergio Lucchi giovane volontario della protezione civile. Nella squadra tunisina che ha segnato l'unico goal con un colpo di tacco, anche un campione di lotta greco-romana. In campo per gli italiani: volontari della protezione civile, dipendenti comunali, ragazzi che provengono dai settori giovanili delle squadre locali e il consigliere provinciale Andrea Sacripanti. Buona la partecipazione di pubblico sugli spalti, tra cui la presenza bipartisan della politica orvietana, dal sindaco Toni Concina, al consigliere regionale Fausto Galanello, all'assessore Felice Zazzaretta, ai consiglieri comunali Pierluigi Leoni, Stefano Olimpieri e Leonardo Mariani, ma anche don Zeffiro Tordi e don Marco Gasparri. Alla fine, la pioggia ha costretto ad interrompere la partita, conclusasi comunque con la consegna delle coppe alle formazioni in campo. Si disputerà presto la rivincita. La serata è proseguita con la cena a base di cous-cous, kebab e dolci arabi al miele preparati da una signora araba ormai orvietana, ma anche da cuochi e pasticceri italiani che si sono cimentati nella cucina araba. La serata è stata rallegrata dal canto finale di ringraziamento da parte dei ragazzi tunisini. Accompagnati dal mediatore culturale e da volontari della Caritas, i tunisini hanno già fatto un giro in città. Hanno visitato il mercato, che è "meno colorato" rispetto a quello dei loro paesi d'origine e sono rimasti "molto meravigliati della grandezza del Duomo e di come la facciata esterna sia tanto decorata" rispetto alle loro moschee. Ieri, intanto, i giovani sono stati tutti identificati in commissariato e entro 7 - 10 giorni al massimo riceveranno il permesso di soggiorno. Desiderano ricongiungersi con parenti e conoscenti in Francia, Belgio e Germania ma anche a Modena e Milano. Intanto, inizieranno un corso accelerato di lingua italiana.

Pubblicato il: 16/04/2011

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