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Manca il numero legale, salta il consiglio alla Te.Ma.

Doveva approvare i conti della Te.Ma. relativamente al consuntivo 2010. Un bilancio che a quanto pare andrà a chiudersi in pareggio

ORVIETO - Manca il numero legale, salta il consiglio alla Te.Ma. L'assenza del sindaco Toni Concina (in sostituzione del presidente dimissionario, Antonio Barberani), di Carlo Fuortes e di Giuseppe Baiocco mercoledì sera ha fatto saltare il consiglio di amministrazione che doveva approvare i conti della Te.Ma. relativamente al consuntivo 2010. Un bilancio che a quanto pare andrà a chiudersi in pareggio, anche se l'associazione che gestisce il teatro cittadino è stata di nuovo costretta a mettere mano al fondo costituito dalle quote associative. Tempi ancora cupi per il Mancinelli, dunque, nonostante tutti gli sforzi messi in campo per far quadrare i conti negli ultimi anni. Quest'anno poi, la preoccupazione riguarda non solo lo stato delle finanze in sé, quanto proprio la possibilità che il teatro orvietano possa mettere in piedi un cartellone per la prossima stagione. "Le note difficoltà economiche dell'amministrazione comunale non ci consentono ad oggi di assicurare la riapertura del teatro per la prossima stagione teatrale. Ma come sempre faremo di tutto e di più per assicurare un puntuale servizio e continuare ad offrire alla città cultura, spettacoli di qualità, occasioni di socializzazione, offerte per i turisti ed aiuti significativi alla debole economia cittadina" è quanto si legge nel manifesto con cui l'associazione ringrazia il pubblico per gli ottimi numeri della stagione appena conclusa. Il Comune di Orvieto, infatti, quest'anno alle prese a sua volta con i tagli del preventivo 2011 azzererà i trasferimenti ed ha chiesto alla Te.Ma. una programmazione triennale anche al fine di mettersi a caccia di sponsor. La struttura, dopo le iniziative, alcune colossali, del passato, è appesantita oggi soprattutto dal debito pregresso per il quale è stato contratto un mutuo da un milione di euro (la rata di quest'anno è stata differita alla data di scadenza dietro accordo con Cassa di Risparmio di Orvieto), ma anche da alcune pendenze emerse solo tardivamente relative a mancati pagamenti di Inps e Iva. In più c'è il capitolo personale: nove dipendenti più il direttore artistico stabilizzato a tempo indeterminato lo scorso anno. Su tutti questi elementi il Comune di Orvieto, in qualità di socio benemerito, sta riflettendo per garantire un futuro alla struttura. Per il momento tramite la ricerca di sponsor ma non si esclude una riorganizzazione complessiva della macchina organizzativa. Quanto agli sponsor in molti stanno pensando a sollecitare un intervento incisivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

Pubblicato il: 15/04/2011

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