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Complanare, sbagliati gli espropri.

In sostanza, sembra che alla base ci siano errori di calcolo per cui i terreni espropriati non sarebbero stati sufficienti per la costruzione dell'infrastruttura. Non ci sarebbero stati gli spazi. Una gaffe che è costata altri mesi di attesa e di ritardo. Ma i lavori dovrebbero ormai iniziare tra maggio e giugno

ORVIETO - Complanare, sbagliati gli espropri. Ecco il motivo per cui il cantiere dell'arteria da 14 milioni di euro dopo l'aggiudicazione definitiva dei lavori di quest'inverno non è ancora partito. In sostanza, sembra che alla base ci siano errori di calcolo per cui i terreni espropriati non sarebbero stati sufficienti per la costruzione dell'infrastruttura. Non ci sarebbero stati gli spazi. Una gaffe che è costata altri mesi di attesa e di ritardo, dopo le lungaggini tra il Tar e il Consiglio di Stato contro l'aggiudicazione dell'opera. Adesso però l'apertura del cantiere non dovrebbe più farsi attendere molto. Le macchine escavatrici dovrebbero entrare in azione tra maggio e giugno, ridando fiato - particolare non trascurabile - anche al settore dell'edilizia che è in grossa crisi nell'Orvietano. Si tratta, come noto, del primo stralcio dell'arteria ovvero il raccordo stradale tra la Statale 205 Amerina e la Statale 71 Umbro Casentinese per l'accesso al polo ospedaliero, finanziato dalla Regione Umbria nel 2004 per 12.911.000 euro. Nel frattempo i costi dei lavori sono lievitati fino ad oltre 14 milioni con un avanzo che non è ancora ben chiaro dove potrà essere trovato per portare a termine i lavori. Intanto, dopo anni in cui il secondo stralcio della complanare sembrava spacciato in favore del casello Orvieto nord e della variante di Sferracavallo, si è tornato recentemente a parlare dell'arteria tramite un ordine del giorno presentato dal consigliere comunale socialista Evasio Gialletti. Il documento è stato approvato all'unanimità in consiglio comunale e impegna la giunta orvietana a redigere un progetto di massima del secondo stralcio dell'arteria e a coinvolgere Provincia di Terni e Regione dell'Umbria per la rimodulazione dei fondi da destinare alle infrastrutture. Insomma, il secondo stralcio si farà o almeno questo è l'impegno dell'amministrazione. Il primo stralcio dell'opera, intanto, come noto, se l'è aggiudicato un raggruppamento temporaneo di imprese che fa capo a Ceprini Costruzioni srl e che è composto anche da Edilcentro Servizi srl, Alto Società Cooperativa arl e Roberto Biagioli.

Pubblicato il: 14/04/2011

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