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PdL. "Il Consiglio comunale aperto sulla sanità, chiesto dal PD non si farà'

Nota del PdL sulla nota del PD relativa alla Sanità

Riceviamo dal PdL e pubblichiamo

 

Ebbene sì, il Consiglio comunale aperto sulla sanità, chiesto dal PD, non si farà. Con una decisione certamente in controtendenza rispetto alla demagogia che per anni ha contraddistinto la litania dei Consigli Comunali aperti,  il massimo consesso cittadino ha, di fatto, cambiato totalmente il modo di affrontare le tematiche che più interessano la cittadinanza: non più con passerelle che non producono nulla, ma azioni dirette e concrete per aggredire le problematiche e cercare di risolverle. Per troppo tempo abbiamo assistito a politici regionali (e non) che venivano ad Orvieto per parlare di qualunque materia nei Consigli Comunali aperti: e, con la stessa puntualità con cui venivano a fare propaganda, non risolvevano alcunché.

L'esempio più eclatante in materia sanitaria è riconducibile a quando arrivò in pompa magna l'allora Assessore Regionale Locchi e promise che la ASL di Orvieto non sarebbe mai stata chiusa. Con grande stupore degli orvietani e con l'assordante silenzio della sinistra locale (compreso l'allora consigliere regionale del territorio, Pacioni), dopo pochi giorni venne chiusa, al solo fine di evitare un referendum regionale che proponeva di ridurre il numero delle ASL da 5 a 2. In sostanza, Orvieto ed il suo territorio vennero sacrificati sull'altare delle logiche di potere, tutte interne alla sinistra umbra.

Questo grande interesse formale del PD in merito alla sanità orvietana contrasta con il grande disinteresse sostanziale dello stesso PD in merito alla defenestrazione del Sindaco di Orvieto come Presidente dell'Ambito 12, Ambito che da sempre vede come massimo rappresentante il  Sindaco di Orvieto in qualità di Comune capofila. Per dimostrare che "ancora comannamo noe", il PD ha perso un'altra occasione per dimostrare di essere credibile nel difendere gli interessi di Orvieto nel campo sanitario.

In più c'è da chiedersi chi sarebbe intervenuto dalla Regione per parlare di sanità, visto che il posto da Assessore è vacante da almeno sette mesi, come conseguenza alla deflagrazione dello scandalo denominato "sanitopoli".

Di fronte a questa situazione, il PD ancora cerca di tenersi in vita con proposte logore ed inconcludenti, tese solamente a far perdere tempo e soldi.

Se veramente il PD tiene al miglioramento della sanità orvietana agisca presso i propri referenti regionali. Solo così avrebbero farebbero l'interesse del nostro territorio.

 

Pubblicato il: 13/04/2011

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