Parrano. Il caso di 'Bella Ciao'

PARRANO - In prima elementare alla "Sante de Santis" di Parrano si canta "Bella Ciao"? Ad inorridire di fronte all'idea è stata la mamma di una piccola alunna della primaria del paese, Irma Trombetta che è anche consigliere comunale per Forza Nuova. Risultato a Parrano è scoppiato un piccolo caso - dal sapore d'altri tempi - per il quale si è scomodato anche il movimento a livello provinciale. "E' singolare come l'appello alla neutralità della scuola avvenga per un crocefisso appeso al muro - affermano congiuntamente Marco Petrelli, segretario di Fn Terni e la Trombetta - e non per una canzone che, tutti sanno, fu elaborata negli anni cinquanta dal Pci, sulle note di un inno delle mondine venete e che pertanto ha poco a che spartire con la Resistenza". Il dirigente dell'istituto comprensivo della zona Pino Greco spiega che non c'è alcuna responsabilità diretta della maestra. I brani sono stati scelti dai coordinatori di un progetto celebrativo dei 150 anni dell'Unità d'Italia a cui la scuola ha aderito. "Non vedo cosa ci sia di male - afferma il dirigente - evidentemente - aggiunge - c'è gente che ha tempo da perdere. In ogni caso, stando così le cose, vorrà dire che diremo di lasciar perdere". Anche la maestra alza le braccia, affermando che era stata tra i pochi insegnanti a sollevare dubbi sull'inserimento del "Partigiano" tra i canti da mettere in repertorio. E di aver aspettato a farlo eseguire ai bambini in attesa di sentire il parere dei genitori.