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Posti di lavoro a rischio al Mancinelli

Stavolta l'allarme arriva dai dipendenti della Te.Ma. - 10 quelli diretti, una trentina con l'indotto - che potrebbero perdere il posto, così come hanno già fatto 25 addetti della cooperativa Carli. Senza contare l'indotto all'economia locale attraverso la presenza di centinaia di artisti e tecnici. Un ritorno economico sulla città di 7 - 7,5 milioni di euro.

ORVIETO - I tagli del preventivo 2011 rischiano di aggravare la crisi occupazionale orvietana. Stavolta l'allarme arriva dai dipendenti della Te.Ma. - 10 quelli diretti, una trentina con l'indotto - che potrebbero perdere il posto, così come hanno già fatto 25 addetti della cooperativa Carli, se il Mancinelli non dovesse trovare risorse per la nuova stagione teatrale. Il Comune, infatti, come noto, azzererà i trasferimenti. "Siamo 10 dipendenti, alcuni stagionali, che da più di un anno lavorano in un clima di forte incertezza sul futuro - affermano i lavoratori - Dipendenti che mediamente sono più di dieci anni che lavorano con l'associazione, alcuni da diciotto, con un età che va dai 30 ai 55 anni, con famiglie e figli a carico". Inoltre, attraverso la gestione del Mancinelli e di Umbria Jazz l'associazione Te.Ma. "produce lavoro saltuariamente ma con continuità, durante l'anno, ad oltre 30 persone tra hostess, tecnici, addetti alle pulizie e a numerose aziende (alberghi, ristoranti, tipografie, organi di comunicazione, società di servizi, consulenti)". Senza contare l'indotto all'economia locale "attraverso la presenza di centinaia di artisti e tecnici che sono ospitati al teatro e ad Umbria Jazz e spesso risiedono ad Orvieto per più di una settimana per gli allestimenti degli spettacoli". Il tutto complessivamente per un ritorno economico sulla città di 7 - 7,5 milioni di euro. Già lo scorso anno la Te.Ma. aveva subito un taglio del 40% dei trasferimenti comunali, quest'anno non li riceverà affatto. "Si è affermato pubblicamente che per la Te.Ma. si cercheranno risorse esterne - affermano i lavoratori - ma sappiamo quanto è difficile in questo momento trovare risorse esterne tenendo presente che il bilancio complessivo dell'associazione è già per tre quarti coperto da risorse esterne". "Continueremo a compiere tutti gli sforzi ed i sacrifici necessari per continuare ad assicurare l'apertura e le attività del teatro - aggiungono - Chiediamo però rispetto degli impegni, chiarezza di intenti e pianificazione concertata".

Pubblicato il: 13/04/2011

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