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La minoranza su Sanità. Còncina rifiuta il confronto

Per Pd, Rifondazione e PSI "Ancora una volta, il centro destra Orvietano affronta un tema così rilevante come quello socio-sanitario-assistenziale con l'arroganza che lo caratterizza anche a livello nazionale..."

Riceviamo dai gruppi consiliari di Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista e Partito Socialista e pubblichiamo

Ancora una volta, il centro destra Orvietano affronta un tema così rilevante come quello socio-sanitario-assistenziale con l'arroganza che lo caratterizza anche a livello nazionale.

Poco importante per loro, evidentemente, mantenere alto il confronto con le Istituzioni sul tema annoso e mai risolto della sanità, tantomeno il creare occasioni democratiche di confronto ed ascolto dei cittadini su un tema tanto rilevante e che - anche recentemente - ha costituito oggetto di interrogazioni in Consiglio Comunale, regionale e scambio di posizioni, anche dure, sugli organi di stampa.

Lungi dall'esercitare le potenzialità che la Giunta ed il Sindaco hanno in tema sanitario (assemblea dei Sindaci, conferenza di Ambito) e non ultimo l'esercizio della forza politica (non partitica) che l'essere la massima autorità sanitaria, insieme a tutti gli altri Sindaci dell'Ambito, gli conferisce.

Come sempre l'unico "ritornello" che questa maggioranza e questa giunta tornano continuamente a  ripetere in modo ridondante  è che le responsabilità sono da ricercare nelle gestioni passate dei soliti noti, che la Regione è governata da forze politiche a loro avverse, che quindi loro non possono fare altro che prendere atto della loro impossibilità a modificare alcunché.

Qualcuno dovrebbe ricordare quotidianamente tanto a loro che alla cittadinanza tutta (e noi lo stiamo facendo da tempo in maniera energica) che si sono candidati promettendo un "rinnovamento con metodo", un cambio di passo, la soluzione dei problemi che da anni attanagliano la nostra città, a partire dal problema del bilancio, sbandierando aiuti provenienti da varie fonti amiche, (che però, purtroppo ad oggi non ci sembra siano minimamente arrivati) ma anche una progettualità che oggi - a parte le delibere di indirizzo della giunta relativi ai pesantissimi tagli e razionalizzazioni, di cui i consiglieri non hanno avuto alcuna comunicazione se non dagli organi di stampa.

Risultato è che la maggioranza del Consiglio Comunale ha BOCCIATO  la richiesta di un Consiglio Comunale aperto sulla sanità NEGANDO nei fatti un confronto tanto democratico quanto necessario per poter raccogliere le istanze della popolazione in tema di sanità per poterle poi trasmettere a chi legittimamente è istituzionalmente preposto  alla soluzione di tali problematiche.

Per ultima, non certo per importanza,  una nota sul comportamento del Presidente del Consiglio Frizza, che in modo patetico quanto discutile fa sempre più manifesta ed aperta adesione alle posizioni della attuale maggioranza che siede in Consiglio.

Pubblicato il: 12/04/2011

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