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Teatro Mancinelli a rischio chiusura

Finita la stagione brillantemente, successo e aumento dei soci. Ma non ci saranno più le risorse del Comune...

foto di copertina

ORVIETO - "Le note difficoltà economiche dell'amministrazione comunale non cin consentono ad oggi di assicurare la riapertura del teatro per la prossima stagione teatrale. Ma come sempre faremo di tutto". È l'amara constatazione con cui cala quest'anno il sipario del Mancinelli alla conclusione di una stagione brillante, nonostante i tagli dell'anno scorso e alla vigilia dell'azzeramento dei trasferimenti comunali annunciato per il prossimo anno. Il cartellone 2010 - 2011 ha presentato 2 concerti e 18 spettacoli (per un totale di 27 recite) tra prosa, danza e cabaret accolti con calore e partecipazione da oltre 10.000 spettatori. Gli incassi ammontano a circa 215.000 euro. L'apprezzamento degli appuntamenti proposti è testimoniato anche dall'aumento del 25% dei soci.

Il tutto grazie soprattutto ai "finanziatori" delle attività del Mancinelli: Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e Credi Umbria. Ma grazie anche a tutti i partner e collaboratori. In particolare, il Consorzio Vini di Orvieto, che con la Te.Ma. ha collaborato durante la stagione a DiVino Spuntino, iniziativa per la quale il Consorzio esprime grande soddisfazione nella speranza che la proposta possa essere ripetuta per la prossima stagione. I 4 appuntamenti in programma al foyer in occasione di alcuni spettacoli hanno raccolto il consenso di un pubblico numeroso che ha scelto di vivere un momento di convivialità gustando prodotti tipici di aziende locali accompagnati dai vini delle cantine Cardeto, Custodi, Barberani e Bigi.

A fronte dell'azzeramento già annunciato delle risorse destinate al teatro la Te.Ma. intanto lancia l'allarme per il prossimo anno, assicurando che insieme al Comune l'associazione farà di tutto "per assicurare il suo puntuale servizio e continuare ad offrire alla città cultura, spettacoli di qualità, occasioni di socializzazione, offerte per i turisti ed aiuti significativi alla debole economia cittadina".

Pubblicato il: 12/04/2011

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