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Censimento all'Oasi

L'oca x-36 emblematica di una migliore condizione ambientale che consente la sopravvivenza a molti animali migratori. Nell'Oasi, a novembre, oltre diecimila animali acquatici

Cronaca

di Gianni Cardinali

Dall'inverno del 2000, ogni inverno, l'oca selvatica X-36, viene a svernare nell'oasi di Alviano.

Viene dalla Repubblica Ceca, nella zona di Brno, dove le è stato messo un collare rosso, ben visibile e leggibile, il 4.06.2000.

L'ornitologo che ha svolto l'operazione, dopo la nostra segnalazione all' Istituto di biologia della fauna selvatica di Bologna, ci ha inviato la documentazione relativa.

Da parte nostra, l'ornitologo Stefano Laurenti, ha sempre seguito il succedersi degli eventi fino al mese di novembre 2003, quando, a parte la quarta segnalazione mediante osservazione con il cannocchiale, con la tecnica del digiscoping (macchina digitale più cannocchiale), siamo riusciti a fotografarla da circa due chilometri di distanza.

La soddisfazione per questo evento è grande perché dimostra che i sistemi di protezione (diminuzione della caccia e numerose aree protette) consentono a questi uccelli di migrare per migliaia di chilometri senza essere più uccisi come in tempi, purtroppo, recenti.

Nel mese di novembre, il censimento mensile degli uccelli, che ormai facciamo da quattro anni, ci ha consentito di contare 10.500 individui su tutta l'area della palude.

A parte il miglioramento ambientale dovuto al quasi totale impaludamento del lago, ricordiamo, che alla fine degli anni '80, non si contavano più di 4000 uccelli acquatici.

Pubblicato il: 09/12/2003

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