Stasera la Funzione pubblica della Cgil di Terni scenderà in piazza. Appello TV di Maria Rita Paggio

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ORVIETO - Contro i tagli alla cooperazione sociale, al welfare e ai servizi, contro le scelte che penalizzano le fasce più basse dei lavoratori. E contro la "superficialità" con cui sono state gestite le relazioni sindacali. È sotto la spinta di queste rivendicazioni che stasera la Funzione pubblica della Cgil di Terni scenderà in piazza alle 17,30 ad Orvieto (piazza della Repubblica). Sul banco degli imputati ci sono le linee di indirizzo che andranno a determinare da qui ad un mese circa il preventivo 2011. Molti gli aspetti che mettono in allarme il sindacato. A partire dal mancato rinnovo della convenzione con la cooperativa Carli per la gestione di scuolabus, cimiteri, verde, biblioteca e asili nido, per arrivare alla mobilità interna del personale, che per altro dovrebbe essere attivata senza formazione. Tutte misure che secondo la Cgil ricadranno sui cittadini, minando le basi su cui si è sempre retto il welfare territoriale e andando ad indebolire il tessuto sociale già duramente messo alla prova dalla crisi economica e il massiccio ricorso alla cassa integrazione. È di fronte a questa emergenza che ieri ad Orvieto si è verificato un fatto nuovo ed eccezionale. Per la prima volta si è tenuta un'assemblea sindacale dei lavoratori della Cooperazione sociale del territorio orvietano. L'assemblea ha approvato un ordine del giorno che prevede l'apertura di un tavolo confederale e di categoria per costringere l'amministrazione ad un confronto. Ne hanno parlato anche in conferenza stampa la segretaria Fp Cgil di Terni Graziella Cetorelli, Luca Colonnelli, responsabile Cooperazione Sociale e Fabrizio Collazzoni segretario generale della Fp Cgil. "La cooperazione sociale con le scelte dell'amministrazione comunale subisce un ulteriore grave colpo in un quadro generale di grande difficoltà - ha osservato il segretario generale - che è stato determinato anche da un sistema di ritardo nei pagamenti delle stazioni appaltanti pubbliche". Nello specifico il Comune di Orvieto è debitore nei confronti della cooperazione sociale di oltre un milione di euro, cifra che sale a 4 milioni di euro se riferita al complesso dei Comuni dell'Orvietano e alla Asl. Anche il centrosinistra intanto (Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani) ha dato l'adesione all'iniziativa della Cgil di questa sera, condividendo le preoccupazioni riferite ai tagli, ampiamente espresse dal sindacato. Tagli nonostante i quali per giunta sembra che permangano comunque difficoltà per chiudere il bilancio. Mancherebbero ancora 1,5 milioni di euro.