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Galanello a Rosmini. Va bene un 'minimo naturale di faziosità politica, ma a tutto c'e' un limite'

Il consigliere regionale del Pd risponde all'assessore alla Sanità del Comune di Orvieto con unsolita durezza e conclude con la nota "Di sicuro, visti i risultati dell'amministratore, avrebbe contribuito meglio alla riduzione delle liste di attesa della chirurgia dedicandosi di più alla professione in Ospedale"

ORVIETO - Con insolita durezza il consigliere regionale Fausto Galanello riprende l'assessore comunale, nonché chirurgo Massimo Rosmini sul tema della Sanità invitandolo a contribuire alla soluzione delle liste d'attesa, andando in sala operatoria invece che in Comune. Quanto alle criticità segnalate da Rosomini, Galanello ammette evidentemente i problemi ma parla anche di "demagogia" e "faziosità politica". "Nel giugno scorso - osserva il consigliere Galanello - impegnammo qui ad Orvieto, la presidente Marini ed il direttore Panella su tutta una serie di questioni: organici, liste di attesa, primariati, ecc.., dandoci appuntamento ad un anno per la verifica sui risultati. Alcune cose sono avvenute, altre, come i concorsi per alcuni primari, anestesisti e per gli infermieri, sono in atto. Altre ancora, come la necessità di abbattimento delle liste di attesa per esami e radiografie, sono tra le priorità inserite nel Dap perché costituiscono una emergenza per l'intera regione". "Ci sono ritardi? - prosegue Galanello - Sì certo e le ragioni sono diverse e non mancherò prossimamente di richiamare e denunciare, se necessario, quelle della Regione, così come ho continuato in questi mesi, pur senza gli onori della cronaca, a sollecitare la giunta regionale per trovare risorse e soluzioni. Non si preoccupi il dottor Rosmini, sarò tra i primi, da qui a qualche mese a tirare una riga sui risultati di un anno, come da impegni assunti, richiamando ognuno alle proprie responsabilità".

Segue l'intervento integrale del consigliere regionale Galanello

Finalmente il Dott. Rosmini si è svegliato e, improvvisamente, si èreso conto di essere l'Assessore alla Sanità, nonché il Vice Sindaco del Comune di Orvieto. Forse se se ne accorgeva prima sarebbe stato un po' meglio per tutti! Cosa ha fatto in questi due anni di mandato? Dove era nel giugno scorso quando, pressoché in totale solitudine, posi con forza il problema delle carenze e della necessità di rilancio del nostro Ospedale, denunciandone tutte le criticità presenti ed impegnando Regione e Direzione ASL ad affrontarle? E cosa diceva lui, operatore sanitario di questo Ospedale quando il sottoscritto, da sindacalista, si batté contro la soppressione della nostra ASL, come se ne può trovare anche traccia nei resoconti di un Consiglio Comunale aperto dell'epoca?

E ancora, ferme restando le responsabilità della Regione sulla Sanità, perché non una parola contro i tagli del Governo e sui rischi del federalismo fiscale proprio per la tenuta del sistema sanitario e socioassistenziale del nostro Paese? Perché, ad esempio, di fronte alle scelte ben più pesanti della Regione Lazio (dove amministrano amici e camerati di Rosmini) che sta chiudendo tutti gli ospedali locali, non un minimo di riconoscimento perché qui, in Umbria, pur tra tante difficoltà, limiti e ritardi stiamo comunque discutendo sul rilancio di queste strutture e, addirittura, sul farne o meno di nuove?

Ecco, rispetto per la demagogia di parte e per quel minimo naturale di faziosità politica, ma a tutto c'e'  un limite. E allora, chiarezza per chiarezza, ognuno si assuma le proprie responsabilità! Personalmente, posso assicurare di non aver abdicato al ruolo di rappresentanza di questo territorio in Regione, come chiaramente testimoniato dalle innumerevoli prese di posizione, interrogazioni, mozioni e proposte di legge a cui ho lavorato in questo primo scorcio di legislatura: dalla sanità, appunto, alle infrastrutture, alle emergenze alluvionali, alle crisi aziendali, ai rifiuti, agli annessi agricoli, alle case di riposo, alla Rupe di Orvieto... e senza mai pormi il problema di chi governa la città.

Ma non volendo sviare dal problema Sanità e Ospedale, nel giugno scorso, appunto, impegnammo qui ad Orvieto la Presidente Marini ed il Direttore Panella su tutta una serie di questioni: organici, liste di attesa, primariati, ecc.., dandoci appuntamento ad un anno per la verifica sui risultati. Alcune cose sono avvenute, altre, come i concorsi per alcuni Primari, anestesisti e per gli infermieri, sono in atto; altre ancora,  come la necessità di abbattimento delle liste di attesa per esami e radiografie, sono tra le priorità inserite nel DAP perché costituiscono una emergenza per l'intera Regione. Ci sono ritardi? Sì, certo e le ragioni sono diverse e non mancherò prossimamente di richiamare e denunciare, se necessario, quelle della Regione, così come ho continuato in questi mesi, pur senza gli onori della cronaca, a sollecitare la Giunta Regionale per  trovare risorse e soluzioni. Non si preoccupi il Dott. Rosmini, sarò tra i primi, da qui a qualche mese a tirare una riga sui risultati di un anno, come da impegni assunti, richiamando ognuno alle proprie responsabilità.

Ora però, mentre posso comprendere il consigliere Ricci che, appena sceso dalla Luna, si accorge di tutti i mali della Terra e ne stila l'elenco, un po' più difficile mi riesce di comprendere le esternazioni di un uomo di governo, nonché stimato chirurgo da decenni del nostro ospedale, che qualche responsabilità sicuramente lo interessa rispetto alla situazione da lui stesso denunciata. Di sicuro, visti i risultati dell'amministratore, avrebbe contribuito meglio alla riduzione delle liste di attesa della chirurgia dedicandosi di più alla professione in Ospedale.


 

Pubblicato il: 08/04/2011

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