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La CGIL orvietana mobilita lavoratori e pensionati

Contro i tagli del bilancio comunale presidio di lavoratori e pensionati. Venerdì 8 aprile alle 17,30, in piazza della Repubblica

ORVIETO - Un bilancio che "penalizza lavoratori e pensionati, oltre a peggiorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini". Contro i tagli del preventivo 2011 scende in campo la Cgil che annuncia una mobilitazione per domani, alle 17,30 in piazza della Repubblica. Un presidio di lavoratori e sindacati in difesa dell'occupazione e dell'economia del territorio destinata, secondo il sindacato, ad essere ulteriormente affossata dalle scelte del governo cittadino. La crisi economica e il massiccio ricorso alla cassa integrazione richiederebbero infatti di mantenere e anzi implementare i livelli di welfare, come fa notare la responsabile della Camera del Lavoro di Orvieto, Maria Rita Paggio. "Di fatto, invece - afferma la sindacalista - si tagliano servizi, si aumenta l'imposizione e si contribuisce alla crescita dei disoccupati sul territorio con numeri da media impresa". La Paggio denuncia anche una situazione di bilancio che in due anni non è che peggiorata e a fronte della quale, afferma, "non è più tollerabile sentir parlare di dipendenti che si girano i pollici, visto che la famosa riorganizzazione è a tutt'oggi "araba fenice" e che quasi tutti i servizi sono in carenza d'organico. Una carenza d'organico nei fatti riconosciuta dalla stessa amministrazione, considerato che ha continuato a far ricorso anche in questi due anni a personale esterno sia per la gestione di servizi manutentivi, sia per servizi di tipo impiegatizio. Non è più neanche possibile usare l'argomento del rapporto cittadini - dipendenti per mettere sotto ricatto i dipendenti comunali in caso di commissariamento per presunti esuberi". "I fatti e non le opinioni - osserva Paggio - ci rappresentano una realtà che vede mettere alla porta 28 persone, alcune delle quali lavorano per il comune da oltre 15 anni, per la maggior parte donne ex lavoratrici tessili messe in mobilità lunga durante la crisi del tessile degli anni '90 e che si sono rese disponibili ad una riconversione professionale radicale, tanto da trasformarsi da sarte ad addette alla raccolta dei rifiuti ed alla manutenzione dei cimiteri, solo per fare alcuni esempi. Oggi a pochi anni dalla pensione vengono messe alla porta non perché il lavoro che svolgevano non serve più, considerato il fatto che svolgevano servizi comunque indispensabili per la città, ma perché non ci sono i soldi". Come per Calcagni anche per Paggio il rapporto dare avere tra la Carli e il Comune non è così diseconomico da giustificare il taglio della convenzione. A questo proposito Pizzo fa notare che le cifre riferite dall'ex assessore fanno riferimento ai soli due bus gestiti dalla cooperativa e che complessivamente il servizio scuolabus (parte della convezione) è ben più oneroso per il Comune di Orvieto. Pizzo (Udc) approfitta anche per chiarire la polemica politica con Calcagni ricordando all'ex assessore attuale responsabile organizzativo regionale Api che il movimento ad Amelia sostiene il candidato del Pd. Quanto alla Cgil, per concludere, la delibera propedeutica al bilancio è "inadeguata" ai bisogni della città oltre che "dannosa". La Cgil prevede aumento della Tarsu a causa dell'aumento dei costi per l'avvio della raccolta differenziata nel centro storico, aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, minori possibilità di accesso ai servizi culturali, peggioramento complessivo dei servizi resi, oltre alla creazione di nuove sacche di disoccupazione anche nel settore culturale.

 

Pubblicato il: 07/04/2011

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