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Il 'Bolero del Drago rosso' a Lubriano


Sabato 9 aprile alle ore 21,15, con una replica domenica 10 alle ore 18,30

Secondo appuntamento della rassegna "La donna nel tempo" al Teatro dei Calanchi di Lubriano con un evento d'eccezione. Sabato 9 aprile alle ore 21,15, con una replica domenica 10 alle ore 18,30, avremo il Balletto di Spoleto in "Bolero del Drago Rosso e altre storie", di e con la coreografa e danzatrice Caterina Genta e il musicista, compositore e videomaker Marco Schiavoni. Diviso In quattro capitoli, per un'unica figura femminile che si trasforma, lo spettacolo ci presenta dee incastonate prima in un'antica seduttrice cinese, poi in un animale marino femmina e ancora in una geisha per chiudere in una dark lady tecnologica (parrucca platino, occhiali scuri, tacchi altissimi) che si staglia tridimensionale sullo sfondo (uno schermo sul quale vengono proiettate immagini astratte in movimento) e a tratti interagisce con l'universo bidimensionale del video. La musica dal vivo prevede strumenti inusuali quali il Gu-Jang (arpa cinese) o le bottiglie, ed anche la chitarra elettrica e la melodica, suonati con l'ausilio di pattern elettronici generati da un computer. Nello spettacolo troviamo un uso grafico del corpo e una ricerca di autenticità espressiva anche attraverso l'improvvisazione. All'interno di una struttura data i due autori-interpreti scelgono un comune denominatore: l'uso del corpo come segno grafico e drammaturgico e l'estemporaneità della scrittura. Una curiosità: Le origini del Gu-Jang (arpa cinese) che Schiavoni suona in scena, risalgono a più di tremila anni fa. Ha una cassa di risonanza piatta e lunga, una testa quadrata e una coda ovale. La tonalità del Gu-Jang è chiara, incantevole e variata. Il Gu-Jang era considerato uno strumento di estrema eleganza e non solo i letterati ma anche gli imperatori amavano suonarlo. Il Gu-Jang ha una ricca capacità espressiva, e può descrivere sentimenti di vario tipo e incantevoli paesaggi naturali. La versione moderna dell'antico Gu-Jang, è uno strumento a corde che viene suonato tradizionalmente con plettri applicati alle dita della mano destra. Mentre la destra pizzica le corde la sinistra può effettuare, tramite pressione, dei glissati o dei vibrati sulla corda suonata in quel momento. Per il "Bolero del drago rosso" il Gu-Jang è usato nella accordatura originale, la scala pentatonica di Do e vengono sviluppate tecniche alternative per ottenere anche altre sonorità. Il costo del biglietto è di 10 euro intero ed 8 il ridotto. A fine serata incontro con gli artisti e il sorteggio di una bottiglia di vino ed un salame per allietare la serata.


Marco Schiavoni Compositore, produttore musicale, videomaker. Nato a Roma nel 1961, autodidatta, scrive musiche di scena per danza, teatro e cinema dal 1979. Ha collaborato con la maggior parte delle compagnie di danza italiane, enti lirici e festival internazionali (Teatro alla Scala, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, Balletto di Roma, Balletto di Toscana, Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini...). Le sue composizioni sono presenti in oltre novecento produzioni, spaziando dal balletto classico alla danza contemporanea, dal teatro dei burattini al teatro di prosa tradizionale e sperimentale, dai documentari per la FAO a vari film (tra cui il cortometraggio "SENZA PAROLE" di Antonello De Leo, candidato all' Oscar 1997 e vincitore del Donatello 1997), dalla sonorizzazione di installazioni di arti visive alla partecipazione di Festival Internazionali come performer e concertista; ha realizzato inoltre diverse opere radiofoniche commissionate dalla RAI. La sua musica ha viaggiato in vari teatri nel mondo, tra cui Bordeaux, New York, Taiwan, Il Cairo, Ankara, Malta, Pakistan, Messico, Tel Aviv e recentemente, Mosca (Teatro Bolshoi). Dal 1997 fa parte del gruppo di lavoro "DanzaInVideo", progetto dello IALS di Roma per la realizzazione della prima Videoteca Nazionale della Danza. Viene invitato a tenere lezioni e seminari presso corsi regionali e della CEE in qualità di docente per la Storia della Musica nel Teatro e nella Danza. Nel 1999 è stato nominato socio S.I.A.E. per la sezione lirica e nel 2000 per la sezione musica. Nel 2000 è stato nominato Consigliere d' Amministrazione dell' ENAP - PSMSAD, Ente Nazionale di Assistenza e Previdenza per i Pittori e gli Scultori, i Musicisti, gli Scrittori e gli Autori Drammatici. Ha vinto il Premio Danza&Danza 1999/2000 per la migliore colonna sonora con "Carmen,una storia mediterranea", coreografia di Luciano Cannito, recentemente andato di nuovo in scena al Massimo di Palermo con Rossella Brescia e Josè Perez. Parallelamente all'attivita di compositore, si occupa di immagini e tecnologie digitali per la realizzazione di cortometraggi, videoclip e videoinstallazioni. Tra i suoi ultimi lavori di videoscenografo: Filottete, con Pino Micol, Teatro Olimpico Vicenza; Odysseus, Dance Opera di Renato Greco, Il Cairo estate 2008; Parola ai Giurati, con Alessandro Gassman, 2008/2009.Nel 2007 vince il premio della Regione Lazio "Terre, Genti e Miti del Lazio" con il cortometraggio "Salvatore, un pastore sardo a Vetralla". Nel 2006, grazie all'incontro con Caterina Genta, un nuovo impulso creativo lo spinge ad approfondire la ricerca di una immagine digitale poetica, utilizzando in maniera estrema programmi di postproduzione digitale e sperimentando nuove tecnologie e metodi di proiezioni digitali.

 

Caterina Genta si è diplomata alla Folkwang Hochschule nel 1994 con i maestri del Wuppertaler Tanztheater di Pina Bausch e ha conosciuto a Berlino il Butô di Yumiko Yoschioka. A Roma ha collaborato con il coreografo giapponese Tetsuro Fukuhara. Ha partecipato al Performing Arts Research and Training Studio di Bruxelles, all'European Student Dance Conference di Amsterdam, è stata ospite della compagnia Ultima Vez di Wim Vandekeibus. Ha danzato in Germania, Belgio, Olanda, Francia in coreografie di Susanne Linke, Josè Limon, Ria de Corte, Vivien Bridson e altri. In Italia ha è anche attrice e musicista, autrice e interprete di coreografie, spettacoli e performance dal 1986, svolgendo parallelamente attività didattica per danzatori e attori professionisti in scuole e università in Italia e all'estero. Come interprete ha lavorato tra gli altri con Danio Manfredini e il Teatro Valdoca di Cesare Ronconi e nel cinema con Marco Bellocchio, Francesco Maselli, Giuseppe Bertolucci. Si è laureata nel 2005 in Arti e Scienze dello Spettacolo all'Università La Sapienza di Roma.

Da anni collabora con la Compagnia Teleme Teatro di Francesco Tarsi interpretando ruoli di primo piano in allestimenti di opere shakesperiane nella suggestiva cornice dell'Anfiteatro di Roselle e nell' Antica Città di Cosa. Collabora inoltre con la Fondazione il Fiore di Firenze come danzatrice e interprete di poeti classici e contemporanei.

Alla fine del 2005 ha prodotto e diretto il cortometraggio "Il maleficio della farfalla", libera riduzione da Garcia Lorca, con il contributo dell'IMAIE (istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori) nel quale è anche interprete e autrice delle musiche originali. Dal 2006 è iniziata un'intensa collaborazione artistica con Marco Schiavoni.

Pubblicato il: 06/04/2011

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