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Complanare, si farà anche il secondo stralcio

Approvato all'unanimità l'atto di indirizzo sulle infrastrutture presentato da Gialletti. Comune di Orvieto adesso dovrà mettere mano ad un progetto di massima e coinvolgere anche Regione e Provincia per l'individuazione delle risorse economiche necessarie

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ORVIETO - Complanare, si farà anche il secondo stralcio. È stato approvato, infatti, all'unanimità l'atto di indirizzo sulle infrastrutture presentato da Gialletti (Socialisti), seppure emendato, per logiche tensioni, della parte riguardante la presunta "inutilità" della variantina di Sferravacallo. Il Comune di Orvieto adesso dovrà mettere mano ad un progetto di massima e coinvolgere anche Regione e Provincia per l'individuazione delle risorse economiche necessarie. Intanto deve ancora aprire il cantiere per la realizzazione del primo stralcio dell'arteria, tra problemi di espropri e di risorse. Di seguito il dibattito: Relazionando sull'argomento il proponente Cons. Evasio Gialletti (PSI) ha sostenuto che "il territorio dell'orvietano soffre, ormai, da moltissimi anni dell'aumento esponenziale del traffico sia pesante (autotreni) e sia leggero (automobili) creando innumerevoli e continui disagi sia ai cittadini residenti (Quartieri di Orvieto Scalo, Sferracavallo, Ciconia) che al flusso turistico, e le previsioni per il futuro sono conseguenti. Situazione che determina dei danni al territorio anche dal punto di vista ambientale. Il Piano Regolatore Generale / Parte Strutturale del nostro Comune contiene una previsione urbanistica molto chiara riguardo il primo che il 2° stralcio della Complanare che, se attuata, risolverebbe tutti i problemi della Città e dei comuni del comprensorio. Dato l'ormai prossimo inizio dei lavori del primo stralcio della Complanare appare opportuno redigere un progetto di massima del 2° stralcio per la prosecuzione dei lavori e portare, così, a termine l'intera opera infrastrutturale secondo le previsioni del PRG.S originario. La Regione dell'Umbria, la Provincia di Terni unitamente al Comune di Orvieto, in un accordo di programma possono effettuare l'individuazione delle risorse economiche con eventuali richieste di finanziamento dell'intera opera anche con il contributo da parte del Ministero delle Infrastrutture. La finalità della delibera di Consiglio è quella di dare al Sindaco e alla Giunta indirizzi in materia di grande viabilità di Orvieto e dell'Orvietano. Auspico un'ampia condivisione. Il dispositivo è generico perché sarà la Giunta a presentare una proposta tecnica e economica al Consiglio. Ho chiesto alla Giunta, dati i tempi di imminente avvio del primo stralcio della Complanare, di fare attenzione sul fondi per il secondo stralcio. L'invito e di fare in modo che il nostro Comune divenga soggetto centrale dell'azione su cui convergano altre istituzioni compreso il CIPE. L'individuazione delle priorità e come si intende procedere scaturire da un lavoro comune di tutti noi. La realtà del suburbio è ormai soffocante. Le aree produttive hanno bisogno di servizi adeguati in materia di viabilità e collegamenti. Ricordo la chiusura per frana, pochi anni fa, della strada dei Fori di Baschi. Le cose non ce le risolvono a Terni. C'è un serio problema di collegamenti viari fra Orvieto e il resto della regione Umbria e delle regioni confinanti".Il Sindaco Antonio Concina: "ringrazio per l'appello alla mobilitazione generale. Ringrazio anche per le modifiche che rischiavano di creare qualche dissapore. Io arrivo ultimo sulla materia. Altri orvietani si sono occupati a suo tempo sulla questione, orvietani che ricordiamo. Finalmente riusciamo a dare un verso alla questione della viabilità. Con l'Assessore regionale Rometti abbiamo discusso di un progetto che tenesse conto della carenza di risorse e, in presenza di una complessiva buona volontà a trovare una soluzione, si è arrivati ad una ipotesi che, completando la Complanare questa stessa assolvesse anche le funzioni di variante. E dando un senso, inoltre, alla nascita del Casello Nord in una logica di sistema di collegamenti. Dobbiamo dare alla nostra popolazione una soluzione complessiva che abbia senso. Ritengo che il disegno di tutto il sistema ipotizzato dai tecnici rispetto a tale possibile logicità, sia soddisfacente. Opportuna una mobilitazione verso gli Enti nazionali e la Regione che ci sta seguendo. Bene, soprattutto, fare un progetto che accontenti tutti dando un verso alle nostre necessità".Carlo Tonelli (PDCI): "Prendo atto della proposta di deliberazione e del parere corretto e puntuale del segretario, il mio parere però è che questo è politicamente offensivo. Ho ascoltato Gialletti: uno strano modo di sostenere la variante! Che è stata una grande intuizione di precedenti amministratori comunisti e di persone che per questa soluzione si sono spese. Una progettualità che nasce dal dialogo con la frazione e i residenti secondo la politica del fare. La Regione Umbria ha chiaramente detto che non ci sarebbero stati i fondi. A me interessa solo la realizzazione. Mille persone che mi hanno votato possono fare molto. Per quanto mi riguarda io ho stabilito dei punti fermi: bilancio e variante di Sferracavallo. Non se ne è voluto far carico il centrosinistra, spero li faccia il centrodestra. Spetta all'Amministrazione e non alla raccolta di emendamenti presentare il piano delle Opere pubbliche". Oriano Ricci (PD): "la zona di Sferracavallo interessata dalla variante è ad alto rischio viario basta pensare che la dorsale proveniente dalla bassa Toscana passa tutta per Sferracavallo. Le statistiche sono molto chiare e quindi c'è bisogno di fare una operazione decisa. Una realtà che ha bisogno di tre cose contemporaneamente. Variante e casello nord sono state oggetto di assemblee pubbliche, una modifica oggi dipenderebbe dalla questione dei costi. In passato tra Provincia, Comune e Regione c'erano accordi accanto ai quali erano stati messi dei fondi. Ma mettere tre cose insieme, in fila, non risolve il problema, gli imprenditori chiedono interventi chiari. Chiedono quali sono i tempi fatidici per l'inizio (e la fine) della Complanare e se i fondi sono utili al completamento del primo stralcio. Ciò consentirebbe di fare altri passaggi. Ci siamo spesi verso i cittadini e oggi non ce la possiamo cavare con una semplice deliberazione".Giuseppe Germani (PD): "con questa delibera si chiede di proporre al Consiglio un atto strutturato che metta definitivamente fine alla parola sulle infrastrutturazioni del Comune e del comprensorio capire cioè, quali sono le intenzioni della Giunta. Nessuno dice che ci sono le risorse per tutte le infrastrutture necessarie, ma altra cosa cono le loro priorità. La progettazione fatta in tutti questi anni ha la sua valenza ed è sotto gli occhi di tutti la necessità di realizzare la Complanare, così come la variante di Sferracavallo. Progetti da cui emerge che le soluzioni approntate sono funzionali alle esigenze. Non chiediamo che domani si realizzi tutto e subito ma di avere una programmazione che intercetti i problemi e le necessità dei vari quartieri. Sul reperimento delle risorse, speriamo che la Giunta sia in grado di fare una programmazione tale che gli enti superiori possano trasferire risorse ad Orvieto. Se c'è un appunto da fare a questa giunta è proprio la questione che attiene le linee di sviluppo future. Inoltre, c'è la progettualità sul casello Orvieto Nord. Anche per guardare alla Tuscia e alla prospettiva Orte / Civitavecchia occorre avere le infrastrutture necessarie. In sostanza, per i prossimi anni chiediamo alla Giunta documenti precisi di indirizzo di lavoro".Stefano Olimpieri (PdL): "la proposta di Gialletti ci da la possibilità di confrontarci. Superare alcune ipocrisie, è vero che siamo un po' in ritardo sulle progettazioni per le infrastrutture. Della Complanare se ne parlava già nel 1995 e solo ultimamente, a ottobre scorso, la giunta Concina ha dato la possibilità di far partire la procedura breve per farla ripartire. Vorrei ricordare che la proposta del casello Orvieto Nord (fatta da Morcella ex Forza Italia poi nel PD) venne bocciata nel luglio/agosto 2004. Proposta che è rimasta dormiente per anni, fino a che questa amministrazione la ripresa riportandola nei rapporti con Anas e Autostrade Spa. Speriamo che in tempi accettabili il casello nord possa essere davvero la porta d'ingresso al nostro territorio per le zone della Toscana e dell'Alto Lazio. Quanto agli enti sovraordinati, nell'accordo fra questi e la regione Umbria, il Ministero ha finanziato con un milione di euro il colle di Todi e Orvieto e 700 mila euro per la frana di Sugano. Quando si ottengono degli obiettivi è giusto parlarne. E' corretto portare avanti la variante di Sferracavallo. Vanno raccolte tutte le sollecitazioni, quindi poiché si dovrà andare al confronto con altri enti sovraordinati, è auspicabile un accordo unanime di tutto il consiglio comunale. Propongo la sospensione per un punto di incontro".Guido Turreni (PdL): "il nostro partito ha fatto delle infrastrutture una questione fondante. Forza Italia (di allora) ha sempre perorato la realizzazione di opere infrastrutturali nella nostra area. Orvieto è una città nata in maniera caotica e questa separazione fra le sue varie parti è stata un danno serio che ci portiamo indietro. Riguardo alla mozione Gialletti, non penso che si possa scegliere 'fior da fiore'. A mio avviso si dovrebbero realizzare con la stessa convinzione entrambe le opere che certamente vanno armonizzate fra loro. Non ho ben chiaro cosa voglia ottenere la mozione di Gialletti; se integrare la variantina di Sferracavallo con il secondo stralcio della complanare, o invece è una questione di priorità tra due opere ugualmente importanti. In passato qualcosa è stato fatto (la bretella di Orvieto Scalo ha decongestionato viale 1° Maggio), il casello nord decongestiona in un colpo tre quartieri. Mi astengo sulla proposta di Gialletti".Angelo Ranchino (Orveito Libera): "da più parti i consiglieri dell'opposizione dicono 'vorremmo capire e sapere'. Mi pare un richiamo inappropriato giacché abbiamo votato un piano per le opere 2011 e un piano triennale, a cui si aggiungono altre idee: come la Strada degli Etruschi. Tutto questo non si fa dall'oggi al domani, ma per fasi. Ci sono gli incontri con la Regione, con Sindaco di Roma, per parlare e programmare, per coinvolgere due regioni, due province e più comuni. Ci sono i presupposti per il centro culturale della Tuscia. Ciò che dal di fuori forse non si legge e che viene contestato, è quanta parte del nostro tempo ben al di là dei compiti dei consiglieri, viene dedicati tutti i giorni a risolvere problemi che non abbiamo creato noi, per sistemare una macchina amministrativa che non ha più benzina neanche per accendersi. Stiamo ragionando in accordo con gli organi istituzionali delle altre regioni. Altre tematiche come il Carcere nuovo sono cose da programmare. E prima di tutto c'è il casello nord da realizzare. Siamo legati a progettualità datate che adesso questa amministrazione ha ripreso in mano e spinto al punto che oggi si stanno progettando le soluzioni. L'amministrazione è impegnata 365 giorni l'anno, quasi per 24 ore al giorno. Siamo stati portati in una condizione di emergenza quindi facciamo in modo di stabilire le priorità con apporti concreti e con l'apporto di idee".Roberto Meffi (Gruppo Autonomo): "le infrastrutture sono sempre importanti perché da esse dipende lo sviluppo, il lavoro, il benessere. Di Complanare e casello nord se ne parla di anni e speriamo di essere al traguardo; la variante di Sferracavallo è più recente. In passato, di programmazione ce n'è stata ben poca se si considera che la zona industriale e artigianale stanno dalla parte opposta al casello, ma questo è. Se ci sono le condizioni per indicare delle priorità è una questione che va vista, ma si deve fare il conto con le risorse, ed è quello che si sta facendo. Il casello nord era un tema aperto nella passata consiliatura da Morcella, poi si è scoperto che la pratica era dormiente in vari cassetti all'Anas e alla società Autostrade. Il Sindaco Concina ha ripreso le carte e ha fatto riaprire i cassetti. Su questo tema faremo ogni approfondimento per vedere se ci sono le condizioni per rimodulare la questione della Complanare e della variante di Sferracavallo". Leonardo Mariani (PD): "l'impegno civico e pubblico porta a dei sacrifici inevitabili per gli amministratori. Per quanto avvenuto nel passato, è evidente che la nuova amministrazione si è trovata delle progettazioni portate avanti e finanziate dalla Provincia e dalla Regione e che potevano essere iniziate. Ma ad oggi ancora non è così. Circa 4 milioni di euro stanziati tra il 2011/2012/2013 ma manca un progetto esecutivo che deve fare il Comune di Orvieto e che potrebbe essere fatto in un paio di mesi. Dobbiamo ragionare sulle priorità di questa amministrazione. Penso che la variante di Sferracavallo è essenziale per risolvere alcuni problemi, la Complanare altri fino alla sua completa realizzazione. La priorità di tutte le opere è essenziale. Nel giro di qualche mese si può iniziare a realizzare la variante di Sferracavallo, sono d'accordo con la sospensione per trovare una soluzione unanime. Ribadisco che su questi e altri casi venga coinvolto il Consiglio di Zona".Piergiorgio Pizzo (UDC): "il libro dei sogni della giunta Mocio lo abbiamo dovuto prendere e cassare totalmente. Forse a qualcuno non è chiaro che stiamo cercando di rastrellare soldi per risanare la scuola media di Ciconia! Mariani dice che la Complanare doveva essere già avviata. Ma dimentica che dieci mesi prima di appaltarla c'era un ricorso pendente e quindi era inopportuno procedere rischiando ulteriormente. Dimentica anche che non era stato espropriato un terreno per la realizzazione di questa infrastruttura, finanziata sì ma senza tener conto del sottopasso sotto dell'autostrada. Insomma, cerchiamo di essere seri e ragioniamo soprattutto su cose concrete!".Marco Frizza (Gruppo Autonomo): "Mariani ha detto cose che non sono riscontrabili! La questione delle infrastrutture è annosa. Il protocollo dell'intesa Comune/Provincia/Regione non è stato mai firmato per la variante di Sferracavallo. La Provincia ha postato la sua la quota parte di un milione di euro nel proprio bilancio. Ma il protocollo non è stato mai firmato perché Complanare e variante di Sferracavallo, di fatto, erano due strutture che non si collegavano. La vecchia Giunta presentò un progetto per collegare le due infrastrutture attraverso l'uso di due sottopassi della ferrovia 'Lenta' all'altezza della Patarina. I lavori della Complanare che sono stati appaltati non sono potuti partire perché c'erano problemi negli espropri. Tutti sapevamo che non c'era il sottopasso dell'A1 all'altezza dell'inizio della Complanare e per questo si ipotizzava di realizzarlo con l'eventuale ribasso d'asta. Questa Giunta si sta adoperando per cercare di mettere in fila - e risolvere - i tanti problemi che si incontrano man mano che si va avanti. Occorre essere onesti! Io cito fatti, cose e persone! Oggi non si va ad annullare la variante di Sferracavallo che, anzi, è da valorizzare in un progetto più ampio di miglioramento delle infrastrutture e della viabilità che guardi allo sviluppo economico sostenibile del nostro territorio. Del resto, la realizzazione di questo progetto costituisce oramai la viabilità esterna al realizzando casello Orvieto Nord. Questo significa avvicinarci maggiormente alla realtà dell'alto Lazio che con le previsioni infrastrutturali connesse al nuovo aeroporto ha lo stesso interesse ad avere nuove vie di collegamento con l'Umbria e la Toscana".Gialletti per replica: "ribadisco che l'intento della mia iniziativa è tutt'altro che offensivo. Se involontariamente ho offeso qualcuno me ne rammarico, tuttavia ritengo di non aver commesso qualcosa di grave per il fatto di avere esercitato una prerogativa legittima per un consigliere comunale quale è quella della presentazione di una proposta deliberativa. Oggi io intendevo solo iniziare una discussione non di decidere. Le scelte dovranno venire in seguito, come hanno convenuto i vari consiglieri che sono intervenuti. Quali progetti esecutivi e definitivi ci sono e quali possono essere finanziati dai vari soggetti, oggi non lo sappiamo. Oggi deve uscire la volontà del consiglio di iniziare un percorso. Le scelte mi piace farle con un progetto preciso e vicino la certezza del finanziamento".Sindaco Concina per replica: "da parte mia non faccio conclusioni. Il mio auspicio è quello di pensare che poter una volta tanto parlare di problemi tecnici senza settarismi. Io non sto cercando primogeniture. Il mio impegno quotidiano mette a frutto tutto quello che posso dare alla nostra comunità. Bisogna fare le cose che è possibile fare, mettendole in fila secondo priorità e programmazione. Cosa a ha fatto questa Giunta: 1) la Complanare è stata sbloccata in ottobre mettendo in campo risorse personali e affrontando situazioni delicate al fine di aprire spiragli di lavoro in questo delicato momento che attraversa la nostra realtà; 2) il problema delle risorse è reale; 3) Il casello nord si farà. La questione era stato sollevata da Loriana Stella, poi si era di nuovo inabissato. Il 18 gennaio scorso - esattamente 50 anni dopo dell'inizio dei lavori della Roma/Firenze - siamo andati in delegazione alla società Autostrade. Ho pensato che fosse di buon auspicio. La situazione oggi si è stemperata non tanto con la società Autostrada, ma con l'Anas e ora tutti ci stanno lavorando, a partire dall'Ing. Coletta. Abbiamo anche avviato il coinvolgimento con tutti i comuni che avranno benefici dall'apertura di questo casello, che non sono solo i comuni dell'Orvietano, e che firmeranno un documento. Questo si fa senza preconcetti, nella consapevolezza che dalle opere pubbliche - di destra e sinistra - passa lo sviluppo; 4) apprezzo il discorso di Frizza sull'armonizzazione delle opere. Facciamo le cose che è possibile fare. Io faccio solo il mio dovere. Sono fiducioso. In un anno e otto mesi di governo è quello che sto facendo. Se è possibile integrare i due progetti è una cosa da discutere serenamente fra tutti, diamoci un minimo di credibilità. Non voglio primogeniture ma su argomenti tecnici dove non c'entra l'ideologia sarebbe importante avere una certa coesione. Il nostro obiettivo è completare la Complanare. Il carcere è un'altra pratica sulla quale speriamo di avere delle buone notizie".

Pubblicato il: 06/04/2011

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