La Conferenza episcopale umbra dà il benvenuto a monsignor Giovanni Marra

ORVIETO - La Ceu dà il benvenuto a monsignor Giovanni Marra. L'occasione ufficiale è stata offerta dalla riunione mensile della conferenza episcopale che, su invito del sindaco Sergio Batino, si è svolta lunedì scorso a Castiglion del Lago nel palazzo dei Duchi della Corgna, sede del municipio della cittadina. All'inizio della riunione, il vescovo presidente monsignor Vincenzo Paglia, ha dato il benvenuto all'arcivescovo monsignor Giovanni Marra, amministratore apostolico della diocesi di Orvieto-Todi, da un mese in Umbria dopo le ben note vicende della rimozione di Giovanni Scanavino. Gli arcivescovi e vescovi sono arrivati a Castiglione del Lago intorno alle ore 9.30, accolti dal sindaco Batino e dall'arcivescovo di Perugia monsignor Gualtiero Bassetti. Con la visita a Bolsena di ieri e l'incontro con Claudio Gargagli poi è iniziato il "tour" che, fino al 29 aprile, porterà l'amministratore apostolico in ogni Vicaria della Diocesi per incontrare collegialmente i soli presbiteri, membri delle unità pastorali, ed avere con loro degli incontri personali. Marra approfondirà in questo modo la conoscenza della Diocesi, indispensabile per la relazione da portare in Vaticano alla quale ha già iniziato a lavorare. L'amministratore apostolico sarà oggi ad Ammeto (San Martino I papa e martire), il 9 a Collevalenza (Santi Terenziano e Felice vescovi e martiri), il 12 aprile a Civitella del Lago (San Cassiano vescovo e martire) il 13 a San Venanzo (San Venanzio martire e Sante Romana e Degna vergini), il 15 a Fabro scalo (Beate Angelina religiosa e Vanna), il 27 ad Acquasparta (San Callisto vescovo e martire), il 28 a Todi (San Fortunato vescovo e San Filippo Benizi religioso) e il 29 a Orvieto (San Pietro Parenzo martire e San Crispino religioso). Marra, come noto, ha già iniziato a farsi un'idea sulle proposte da presentare al Vaticano: la prima, destinata a far discutere, è quella di unificare le due Curie di Orvieto e Todi. Ma ai diaconi e al clero, l'amministratore apostolico ha prospettato anche la possibile istituzione di un consiglio pastorale diocesano e l'opportunità di centralizzare il controllo sugli affari economici.