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Debiti del Comune, Còncina è 'sereno'

In riferimeno all'intervento del PD dichiara che "Non ho alcuna intenzione di replicare ad una campagna mediatica senza vergogna, che facciano pure. Risponderò a giorni nel luogo deputato". Sul bilancio il sindaco si limita a tirare un sospiro di sollievo per la proroga al 30 giugno concessa dal ministero dell'Interno su richiesta dell'Anci

ORVIETO - "Oltre 8 milioni di euro (per l'esattezza 8,2 milioni di euro) di debiti verso circa 170 imprese. Un milione di euro per fatturazioni 2009, il resto tutto imputabile al 2010". A passare ai raggi X i crediti vantati dai privati nei confronti del Comune di Orvieto è il gruppo consiliare del Pd che, fatti i dovuti calcoli, fornisce date e cifre. Tra le 170 aziende creditrici, aggiungono i Democratici, 70 sembra che debbano ottenere il pagamento per fatture superiori ai 5mila euro. "Sono soldi bloccati che mettono in sofferenza le imprese, i lavoratori e la città" è il commento del gruppo consiliare dei Democratici che, dopo la lettera aperta di Legacoop sull'argomento ha scatenato una battaglia mediatica e politica con interrogazioni che giacciono in Regione e al Governo. Il sindaco Toni Concina, sollecitato sulla delicata questione, scuote il capo rinviando ogni spiegazione alla risposta scritta che porterà al prossimo consiglio. "Non ho alcuna intenzione di replicare ad una campagna mediatica senza vergogna, che facciano pure. Sono molto sereno. Risponderò a giorni nel luogo deputato" dichiara Concina, da sempre poco incline a ribattere a caldo alle polemiche. Anche sul bilancio il sindaco si limita a tirare un sospiro di sollievo per la proroga al 30 giugno concessa dal ministero dell'Interno su richiesta dell'Anci. "Possiamo lavorare con più tranquillità - afferma senza entrare nel dettaglio dei numeri - anche se il nostro obiettivo resta quello di chiudere il preventivo nel più breve tempo possibile". Quanto ai crediti vantati dalle imprese, per concludere, i Democratici chiedono che all'amministrazione intraprenda un percorso per la certificazione del debito. Obiettivo: rendere certi i pagamenti. Uno strumento, indica il partito di maggioranza relativa all'opposizione, potrebbe essere il protocollo d'intesa sottoscritto da Regione, Abi, Anci, Upi e Gepafin lo scorso 28 settembre. "Ma esistono anche altre strade per arrivare alla certificazione del debito per far giungere liquidità alle aziende coinvolte. Il punto di fondo - osservano i consiglieri comunali del Pd - è la persistente latitanza di iniziativa del sindaco e della giunta che sembrano non accorgersi della crisi e delle difficoltà in cui versa il nostro territorio. Non pretendiamo certo l'uso della bacchetta magica - anche se il sindaco, tempo addietro e piuttosto imprudentemente, ne ha talora millantato il possesso - ma di un minimo di attenzione verso le imprese e i lavoratori in difficoltà". Alle polemiche Concina non risponderà prima della prossima seduta consiliare.

Pubblicato il: 22/03/2011

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