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Orvieto. Il comune ha 8 milioni di debito nei confronti di imprese

Sono 170 i creditori del Comune e molti rischiano crisi gravi. Per il PD "esistono anche altre strade per arrivare alla certificazione del debito per far giungere liquidità alle aziende coinvolte", ma l'Amministrazione è latitante...

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Riceviamo dal gruppo consiliare del Partito Democratico e pubblichiamo dal

Ammontano a oltre 8 milioni di euro (8 milioni e 200mila per l'esattezza) i crediti vantati da circa 170 imprese nei riguardi nel comune di Orvieto. Un milione di euro si riferisce a fatturazioni del 2009 mentre il resto è interamente da imputare al 2010.  Settanta aziende vantano crediti superiori a 5.000 euro.  Sono soldi bloccati che mettono in sofferenza le imprese, i lavoratori e la città.

Il ritardo nei pagamenti in verità non riguarda solo di Comune di Orvieto ma la stragrande maggioranza della Amministrazioni Pubbliche italiane ed Europee. Recentemente, una direttiva dell'Unione Europea è intervenuta sulla questione imponendo alle Amministrazioni Pubbliche europee di pagare entro 30 giorni dal ricevimento della fattura. Gli stati membri hanno tempo due anni per adeguare le legislazioni nazionali alla direttiva.

Nel frattempo, però, qualcosa bisogna pur fare. Il 28 settembre 2010 è stato sottoscritto, da Regione Umbria, Abi, ANCI, UPI e Gepafin un protocollo di intesa contenente misure atte a contrastare i ritardi di pagamento della P.A. Tale strumento consente alle PA di certificare i debiti esistenti nei confronti di imprese creditrici  rendendo tali crediti "certi, liquidi ed esigibili,  agevolando lo smobilizzo degli stessi presso il sistema bancario e finanziario".  Il Comune di Orvieto potrebbe approfittare di questa opportunità e intraprendere un percorso - sia pure guidato e governato -  che porti a saldare il dovuto alle 170 imprese creditrici.  Ma esistono anche altre strade per arrivare alla certificazione del debito per far giungere liquidità alle aziende coinvolte. Il punto di fondo è la persistente latitanza di iniziativa del sindaco e della giunta che sembrano non accorgersi della crisi e delle difficoltà in cui versa il nostro territorio. Non pretendiamo certo l'uso della bacchetta magica - anche se il sindaco, tempo addietro e piuttosto imprudentemente, ne ha talora millantato il possesso - ma di un minimo di attenzione verso le imprese e i lavoratori in difficoltà.

Il 22 febbraio abbiamo presentato un'interrogazione per conoscere le intenzioni del Sindaco in materia, iscritta attualmente all'ordine del giorno del Consiglio Comunale.

Pubblicato il: 21/03/2011

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